Vaticano: le nuove nomine

Pubblicato il 12 Luglio 2011 - 18:25 OLTRE 6 MESI FA

CITTA' DEL VATICANO, 12 LUG – L'arcivescovo Carlo Maria Vigano', attuale segretario del Governatorato della Citta' del Vaticano, nuovo nunzio apostolico a Washington al posto di monsignor Pietro Sambi. Starebbe per chiudersi cosi' la partita di uno dei giri di nomine tra i piu' travagliati d'Oltretevere.

Secondo quanto apprende l'Ansa infatti, e' questa la ''via d'uscita'' individuata dal Papa per sbrigliare la complicata matassa addensatasi sul necessario rinnovo dei vertici del Governatorato, in subbuglio a causa di accesi contrasti interni, che piu' di un grattacapo avrebbe procurato al Pontefice. E che preannuncerebbe un nuovo giro di poltrone in Curia con mons. Giuseppe Bertello in pole position per il Governatorato, mons. Sambi destinato al posto di Bertello come nunzio in Italia o alla Prefettura degli Affari economici al posto del cardinale Velasio De Paolis, e il posto di segretario del Governatorato da assegnare e per il quale sarebbe in corsa, tra altri, mons. Giuseppe Sciacca, ora alla Rota Romana.

Al Governatorato quello dei vertici e' un rinnovo atteso da tempo avendo il presidente, il cardinale Giovanni Lajolo, compiuto i 75 anni (eta' della pensione per i capidicastero d'Oltretevere) da oltre un anno, ma che sarebbe entrato – secondo fonti ben informate che riferiscono delle ultime ipotesi sui prossimi movimenti – in una fase di impasse soprattutto a causa dell'opposizione di mons. Vigano', intenzionato a non lasciare a meta' un lavoro di ''riassetto'', anche economico, della gestione amministrativa dello Stato del Papa.

Una opposizione che Vigano' sarebbe riuscito a sfogare con lo stesso Pontefice, in un'udienza privata concessa diverse settimane or sono in cui il segretario del Governatorato avrebbe portato nello studio di Benedetto XVI i dossier con tutti i dati e le cifre per mettere al corrente, prima di lasciare, lo stesso Papa di una gestione, in particolare dei conti, che non avrebbe brillato. Per sbloccare la situazione, Ratzinger avrebbe trovato la felice soluzione di un turnover tra Vigano' e Sambi. Da un lato infatti, Vigano' non puo' rifiutare una nomina prestigiosa come quella della nunziatura a Washington; dall'altro, Sambi ha necessita' di un incarico in Curia per meritare la ''porpora'' che potrebbe ricevere gia' nell'ambito del prossimo Concistoro, atteso per il prossimo autunno.

Si aprirebbe cosi' la strada al rinnovo dei vertici del Governatorato che vedono in mons. Bertello, attuale nunzio in Italia, il naturale candidato alla presidenza (anche lui e' tra i prossimi probabili porporati), dopo che alla guida di Propaganda Fide gli e' stato preferito mons. Filoni, ex sostituto alla Segreteria di Stato. Lajolo potrebbe essere destinato al posto del cardinale Bernard Law, che sta per lasciare, come arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali. Alla segreteria del Governatorato, invece, salgono le quotazioni di mons. Sciacca, vicino al segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, mentre sarebbero scese quelle di mons. Paolo Nicolini, attuale direttore amministrativo dei Musei Vaticani, osteggiato proprio da Vigano'.

Rientrando a Roma, mons. Sambi potrebbe prendere, in un felice gioco di incastri, proprio il posto di Bertello. In alternativa, un'altra destinazione possibile e' quella di prefetto degli Affari economici dove l'attuale guida, il cardinale De Paolis, ha gia' compiuto i 75 anni dal settembre scorso. Procede cosi', lentamente ma senza sosta, il rimpasto di governo avviato da Benedetto XVI che giovedi' scorso ha nominato mons. Domenico Calcagno nuovo presidente dell'Apsa, incarico lasciato dal cardinale Nicora che si occupera' d'ora innanzi esclusivamente dell'Autorita' di vigilanza finanziaria vaticana di cui e' presidente.