Cinese re delle caramelle. Scimmia lo uccide con sasso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2016 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA
Weng Mao, miliardario cinese ucciso da una scimmia

Weng Mao, miliardario cinese ucciso da una scimmia

PECHINO – Ucciso da un sasso lanciato da una scimmia che l’ha colpito in testa. Weng Mao, miliardario cinese di 67 anni ed ex presidente della famosa azienda di caramelle Coniglio Bianco, è morto durante una gita in montagna nella provincia dello Henan, in Cina. In 13 anni sono 72 i ricchi e famosi cinesi morti e gli utenti su internet gridano al complotto per la morte di Weng Mao, dato che nessuno ha visto la scimmia accusata del suo omicidio.

Guido Santevecchi è il corrispondete da Pechino che sul Corriere della Sera racconta la storia della morte del miliardario cinese e delle ipotesi di complotto nate sul web:

“La stampa cinese osserva che comunque i miliardari della Repubblica Popolare sembrano perlomeno sfortunati: dal 2003 ne sono morti prematuramente 72, oltre a Weng. Le malattie ne hanno portato via 19 (12 di infarto o ictus), tutti giovani, perché avevano una età media di 48 anni. Secondo un luminare della medicina consultato dal «Global Times» molti capitani d’industria cinesi sono così impegnati nell’accumulare ricchezza da condurre una vita malsana, con pochissimo riposo.

Ci sono stati 17 suicidi (età media di questi casi 50 anni), tra chi l’ha fatta finita impiccandosi (7), lanciandosi da un grattacielo (5), o in un fiume (1), o prendendo veleno (4).  Altri 15 sono stati assassinati: età media delle vittime 44 anni. E 14 sono stati condannati a morte (età media 42 anni) per reati di frode o di raccolta illegale di fondi. Uno di quelli finiti sul patibolo aveva violentato 24 minorenni, convinto che fare sesso con ragazzine vergini portasse «fortuna e salute». Ci sono stati anche 7 incidenti mortali. Solo due le miliardarie morte dal 2003.

Qui dicono che entrare nella Lista dei Miliardari porta sfortuna, usano un vecchio proverbio cinese: «Il maiale che ingrassa troppo si fa notare e viene macellato». L’economia di mercato «con caratteristiche cinesi» (vale a dire più o meno un capitalismo di Stato sostenuto da investimenti immensi e protezionismo) ha portato nel 2015 la Cina a sorpassare gli Stati Uniti per numero di miliardari: 568 contro i 535 americani. E Pechino è diventata la capitale mondiale con 100 miliardari, seguita da New York con 95. Shanghai, Hangzhou e Shenzhen sono tra le dieci città con il maggior numero di super-ricchi”.