Benoit Violier, Carlo Cracco: “Io so perché si è ucciso”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Febbraio 2016 - 14:40 OLTRE 6 MESI FA
Carlo Cracco (foto Ansa)

Carlo Cracco (foto Ansa)

ROMA – La morte dello chef pluristellato Benoit Violier ha sconvolto il mondo della cucina internazionale. Lo chef franco-svizzero di 44 anni con tre stelle Michelin e numerosi premi già in bacheca, si è sparato con un colpo d’arma da fuoco a poche ore dal verdetto annuale sui riconoscimenti della Guida Michelin. Il suo ristorante all’Hotel de Ville di Crissier si era classificato come il migliore al mondo e, secondo parenti e amici, lo chef non avrebbe retto lo stress e la tensione.

Il sospetto inevitabile è venuto anche allo chef Carlo Cracco, intervistato dal Giorno, che ha ammesso subito: “Il nostro non è un mestiere facile. Hai a che fare con il pubblico e quindi sei continuamente sottoposto a un giudizio, che può essere negativo o positivo, ma resta comunque un giudizio che bene o male devi affrontare. Non è semplice gestire queste emozioni – ha detto – ma bisogna imparare a farlo”.

La guida Michelin, racconta Cracco, “la apri col cuore in gola e speri di non trovare il tuo nome tra i bocciati. Una volta ti osannano, un’altra dicono che non sei capace di far da mangiare, mettendo anche a rischio la tua attività. È un confine molto sottile, ed è facilissimo passare da una parte all’altra. Potete immaginare quale sia lo stress a cui siamo sottoposti”. Ci sono però giudizi inaccettabili, secondo Cracco, quelli che fanno più male è quando manca la “buona fede. Subire dei giudizi che non hanno niente a che fare con la cucina e la ristoranzione ti fa sentire indifeso. Non c’è modo di rimediare. Capita che ci sia qualcuno che ti critica anche se fai tutto benissimo perché proprio non ti sopporta. E cosa puoi fare? Mandi giù e stai zitto”.