Carne e caffè no, insetti e alghe sì: la tavola del futuro

di Lara Volpi
Pubblicato il 28 Ottobre 2015 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA
Carne e caffè no, insetti e alghe sì: la tavola del futuro

(Foto d’archivio)

ROMA – Niente carne e caffè, possono essere cancerogeni. Ma insetti e alghe sì. La tavola del futuro è questa. Almeno a seguire le linee dettate dall’Organizzazione mondiale della sanità e del Parlamento europeo.

Pochi giorni fa l‘annuncio allarmistico dell’Iarc, l’Agenzia internazionale dell’Oms che si occupa di ricerca sul cancro. Per gli esperti salami, prosciutti e wurstel aumentano la possibilità di ammalarsi di tumore, e anche manzo, vitello e agnello sono da consumare con moderazione. Oggi la notizia che la stessa Iarc ha messo sotto la sua lente il caffè, e presto potremmo scoprire che anche questo è cancerogeno. 

Così c’è chi prova a consolarsi con alghe ed insetti. All’Expo di Milano c’è già stata la prima degustazione con chef: tra i piatti meno spaventosi, i grilli carammellati. E a Strasburgo i parlamentari europei hanno approvato a larga maggioranza l’accordo sul “novel food”: insetti, alghe, nanomateriali, cibi costruiti in laboratorio e nuovi coloranti che potranno finire sulle tavole degli europei. Manca solo il via libera dell’agenzia europea sulla sicurezza alimentare.  Gli unici a protestare sono i Verdi, che chiedono anche che gli organismi geneticamente modificati vengano banditi dai menu europei.

Se in Giappone le alghe sono alimento di tutti i giorni, se in Asia gli insetti sono un gustoso e nutriente snack croccante, in Europa la mucca e le sue bistecche sono quasi piatti nazionali, vedi la fiorentina. E il caffè, poi… Gli italiani non hanno i ritmi lenti del tè, magari verde, che è ricchissimo di antiossiddanti e fa bene alla salute e alla cellulite ma è anche amaro. Gli italiani bevono il caffè, che è espresso di nome e di fatto. Ma come il Food, sia pure Slow, ha soppiantato il nostro caro vecchio cibo, presto gli insetti e le alghe potrebbero prendere il posto di grigliate e arrosti. E’ il Novel Food, bellezza.