Berlusconi-Francesca Pascale: Dagospia e la crisi di lui…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2015 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi-Francesca Pascale: Dagospia e la crisi di lui...

Francesca Pascale col Calippo ai tempi di TeleCafone

ROMA – Silvio Berlusconi sta provando a scaricare Francesca Pascale? Così scrive Dagospia, che però aggiunge anche che la donna dell’ex premier non ne vorrebbe sapere di sloggiare dalla vita di lui. Il sito di Roberto D’Agostino ha sintetizzato la vicenda in cinque punti, appoggiandosi ad alcuni articoli pubblicati sul Fatto Quotidiano (a firma di Alessandro Ferrucci) e a un’intervista di Conchita Sannino alla Pascale pubblicata su Repubblica.

Scrive Dagospia:

1. DA BEN DUE ANNI IL CAVALIER POMPETTA AVREBBE LASCIATO (INVANO) L’EX CALIPPO GIRL!
2. MA LA PASCALE MICA E’ SCEMA: NON CEDE ALLE VILLE REGALATE (LA VILLA A 20 KM DA ARCORE È COSTATA 2,5 MILIONI DI EURO): “DA QUI NON MI MUOVO, NON PUOI SCARICARMI”
3. RISULTATO: SONO SEMPRE SOTTO LO STESSO TETTO, AD ARCORE, E LUI NON DORME…
4. I PESSIMI RAPPORTI NON SONO SOLO COL BANANA, LA PASCALE NON È DETESTATA DALLO STAFF, PEGGIO ANCORA DA MARINA E PIERSILVIO, LATITANTI DA ARCORE PUR DI NON VEDERLA
5. LA SCUGNIZZA RIFATTA SIBILA: “SONO 4 ANNI CHE STO CON LUI, DIECI CHE LO INSEGUO, E ME NE DICONO DI OGNI TIPO. CHE LO PICCHIO, CHE SONO LESBICA, CHE MI STO SEPARANDO… “

Ecco l’inizio dell’articolo di Ferrucci:

A Silvio Berlusconi l’ angoscia sale con il calare della sera. Ma non ogni sera, solo quando è costretto a dormire con Francesca Pascale. Il dramma non è figlio di pretese sessuali, di lei che scalcia modello Sandra Mondaini in Casa Vianello; il dramma non è neanche legato alla crisi di Forza Italia, gli anni che passano, gli amici che se ne vanno, il Milan non proprio da scudetto.

No, la questione è un’ altra: da due anni il fu Cavaliere ha retrocesso la first lady a “fu first lady”, l’ha banalmente lasciata, le ha detto, con l’accento alla Silvio, “scusa cara, chiudiamola qui, non ti preoccupare per il futuro economico, ma adesso basta”.

Saette e sconquassi, come prima reazione della co-protagonista, salvo poi rifugiarsi in un più pratico e meditato: “Da qui non mi muovo, non puoi scaricarmi”.

Risultato: sono sempre sotto lo stesso tetto, ad Arcore, e lui non dorme, teme l’appuntamento con la camera da letto, e se un tempo già riposava poco, adesso l’insonnia è quasi sistematica, passa le ore sdraiato con un occhio aperto e uno chiuso, in maniera alternata, simil-semaforo, sempre attento alle possibili (e temute) reazioni inconsulte della giovane Pascale, alle inevitabili richieste di chiarimento, di confronto, di lamentela.