Il 9 luglio scadono 730, Irpef, Irap, cedolare secca

Pubblicato il 8 Luglio 2012 - 18:51 OLTRE 6 MESI FA
Modello 730 per la dichiarazione dei redditi

ROMA – Il 9 luglio è giornata di pagamenti per i contribuenti: scade in quella data il termine per i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi. I pagamenti dovevano essere effettuati inizialmente fino al 18 giugno, ma poi la scadenza è stata prorogata al 9 luglio (vista la concomitanza con la scadenza della prima rata dell’Imu). In realtà i versamenti possono essere rinviati di un ulteriore mese: in questo caso, però, bisognerà pagare una maggiorazione pari allo 0,4%. E anche chi presenta la dichiarazione unificata può versare il saldo Iva pagando una maggiorazione dello 0,4% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo.

Analogo slittamento è previsto per le società sottoposte agli studi di settore e ai contribuenti che partecipano a società di persone. Loro, quindi, possono usufruire della proroga non solo per l’imposta sui redditi ma anche per l’Iva e l’Irap.

Ecco quindi cosa va versato entro il 9 luglio: il primo acconto di Irpef, Irap e dell’acconto dell’addizionale comunale, o della prima rata, dovuto in base alla dichiarazione Unico persone fisiche o Unico societa’ di persone. Saranno chiamati a pagare dunque persone fisiche, società di persone, società semplici, titolari di partite Iva. I versamenti si fanno utilizzando il modello F24 e possono essere rateizzati. Sulle rate gli interessi dovuti sono pari al 4% della somma.

Tra gli adempimenti in scadenza c’è anche il versamento del contributo di solidarietà (3%), che si applica sulla parte eccedente i 300.000 euro di reddito annuo lordo. Infine dovranno andare in cassa anche i soggetti che hanno scelto il regime regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile (il cosiddetto ‘forfettino’) per l’acconto dell’imposta sostitutiva dell’Irpef, dell’Irap e dell’Iva, (5%), senza maggiorazioni.

Anche in questo caso è prevista la rateizzazione con l’interesse del 4%. Infine andranno in cassa quelli che devono pagare l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero, i locatori che abbiano esercitato l’opzione per il regime della cedolare secca.