Alitalia indagata: soldi per la cassa integrazione senza averne diritto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2013 - 21:35| Aggiornato il 5 Novembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Alitalia indagata: chiese soldi per la cassa integrazione senza averne diritto

(Foto Lapresse)

ROMA – Alitalia indagata per aver indebitamente percepito soldi a danno dello Stato per finanziare la cassa integrazione di 250 dipendenti.

L’ipotesi di accusa fa riferimento alla decisione con la quale Alitalia, alla fine del 2012, mandò in cassa integrazione 250 dipendenti motivando l’iniziativa con un eccesso di personale rispetto al reale fabbisogno della compagnia aerea. L’indagine è un filone di quella avviata dopo l’incidente dell‘aereo Carpat Air finito fuori pista a Fiumicino.    

Secondo le indagini Alitalia avrebbe dichiarato il falso avendo stipulato il giorno precedente alla messa in cassa integrazione un contratto con la Carpat Air per il noleggio di aerei e di personale. Secondo l’ipotesi di lavoro del pm Del Giudice, che nei giorni scorsi ha inviato la Guardia di finanza nella sede della compagnia aerea per acquisire tutta la documentazione sull’accordo sindacale, non corrispondeva al vero che ci fosse un sovradimensionamento del personale.

La nuova indagine che si abbatte su Alitalia nasce dall’incidente dello scorso febbraio, quando un aereo della Carpat Air finì fuori pista a Fiumicino. Gli accertamenti portarono all’iscrizione dei due piloti romeni della compagnia nel registro degli indagati per disastro e lesioni colpose.

ALITALIA: “NON COMMESSO ALCUN ILLECITO” – “A proposito di quanto riportato da alcune agenzie di stampa, Alitalia ritiene di non aver commesso alcun illecito”, afferma un comunicato dell’Alitalia, diramato dopo che la compagnia è stata indagata per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato nell’ambito di un’inchiesta della procura della Repubblica di Civitavecchia. “Tempo prima della richiesta della Cig, ricorda il comunicato, Alitalia aveva stipulato un contratto con Carpat Air in Wet Lease delegando alla compagnia romena la gestione di alcune rotte. Nessun nesso quindi tra l’appalto dato a Carpat Air e la cassa integrazione”.