ALITALIA: SI FA AVANTI LIGRESTI, ”SI’ ALLA CORDATA”

Pubblicato il 23 Aprile 2008 - 07:53 OLTRE 6 MESI FA

Un’altra giornata di colpi di scena e polemiche, sul fronte Alitalia. Con Silvio Berlusconi protagonista di un duro attacco ai sindacati, che replicano duramente (poi però il futuro premier si autorettifica). E con l’imprenditore milanese Salvatore Ligresti che assicura: "La cordata italiana si farà, e ci saremo anche noi".

Lo scontro coi sindacati. "Air France si è ritirata in primo luogo per i veti dei sindacati". Queste le parole pronunciate da Silvio Berlusconi. Durissima la replica dei rappresentanti dei lavoratori: per Guglielmo Epifani (Cgil) il suo è uno "scarico di responsabilità che non fa onore". Per Raffaele Bonanni (Cisl) la sua dichiarazione "è una barzelletta". Ma poi il Cavaliere, com’è spesso nel suo stile, corregge il tiro, si autosmentisce: spiega che sulla vicenda "i sindacati hanno fatto il loro mestiere, e magari hanno avuto anche ragione. La verità è che le condizioni poste erano impossibili da accogliere".

"Dolorosi tagli di personale". Li annuncia il leader Pdl, che spiega: "Bisogna escludere innanzitutto il commissariamento. Il governo ha dato i mezzi alla compagnia per sopravvivere per i prossimi mesi, che saranno impiegati da una compagine di imprenditori italiani, banche e compagnie aeree, per guardare i conti di Alitalia". "Dopo la due diligence di 3-4-5 settimane – continua – questa compagine dovrà presentare un’offerta impegnativa, che comporterà dolorosi tagli di personale". Ai lavoratori "giustamente preoccupati", Berlusconi assicura che "ci saranno meccanismi di assistenza da parte dello Stato per chi perderà il lavoro".

Cordata italiana, Ligresti si fa avantii. Ma l’ipotesi di una cordata italiana è davvero realistica? Secondo il presidente di Pirelli e vicepresidente di Confindustria, Marco Tronchetti Provera, "di fronte a una proposta trasparente dove esista chiarezza di numeri e trasparenza" questo tipo di iniziativa imprenditoriale "è possibile". Per Giorgio Fossa, past president di Confindustria ed ex presidente della Sea, "se si espongono Bruno Ermolli e Gianni Letta c’è la possibilità che qualcosa di serio ci sia". Ma chi si spinge più avanti di tutti è Salvatore Ligresti, secondo il quale "la cordata italiana si farà". "Le cose si fanno in silenzio – dice, interpellato dai cronisti – e penso che si fanno". Ai giornalisti che gli chiedevano se il suo gruppo sarà coinvolto, Ligresti replica che "penso ci sarà modo di essere coinvolti. Una mano bisogna darla, penso sia giusto e doveroso nei confronti del paese, della compagnia, dei lavoratori e del turismo".

Il titolo cala in Borsa. La concessione del prestito da 300 milioni di euro ad Alitalia, intanto, non rassicura del tutto i mercati azionari. Questa mattina, a Piazza Affari a Milano, il titolo della compagnia aerea segnava un calo teorico del 3,23%. Le azioni sono trattate in asta unica e segneranno un prezzo solo a fine seduta. Nella giornata di ieri, considerato il forte ribasso, il titolo era stato sospeso "in attesa di comunicazioni".