Porti il cane dal veterinario? Per il redditometro sei un possibile evasore

Pubblicato il 27 Ottobre 2011 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Prendere il cane, il gatto o il criceto e portarlo dal veterinario per un check up. Un’azione “normale” che però, ora, con il nuovo redditometro, minaccia di trasformare il proprietario dell’animale in un potenziale evasore fiscale. La “colpa” sarebbe del nuovo redditometro che ha inserito le spese mediche per gli animali tra i beni “di lusso”. Avere lo yacht e vaccinare il Fido di turno, almeno per il nuovo redditometro, sono infatti più o meno la stessa cosa, sono lussi. Contro la definizione di animali da lusso anche il senatore Pdl Antonio Tomassini, che si è schierato contro la definizione del cavallo come bene di lusso.

Marco Meloni, presidente dell’associazione nazionale medici veterinari, lancia l’allarme: “E’ l’ennesima allucinazione del fisco nazionale, un quadro visionario degno della ribellione descritta nella Fattoria degli animali di George Orwell”. In Italia gli animali da compagnia, manche detti d’affezione, sono ben 14 milioni. Il 65 per cento delle famiglie italiane dunque si “concederebbe” il lusso di un animale domestico. Le visite veterinarie infatti richiedono un costo medio tra i 30 ed i 40 euro a prestazione, per un totale in media di 1.466 euro all’anno spesi dai proprietari di un cane e di 550 euro all’anno spesi dagli amanti dei felini. C’è da chiedersi allora se l’affetto per il proprio animale domestico sia un lusso che solo ai ricchi dovrebbe essere concesso.