Ansaldo Energia-Doosan (Corea): c’è l’accordo, Governo Letta indeciso

Pubblicato il 6 Settembre 2013 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Ansaldo Energia-Doosan (Corea): c'è l'accordo, Governo Letta indeciso

Ansaldo Energia-Doosan (Corea): c’è l’accordo, Governo Letta indeciso

ROMA – A crederci più di tutti alla cessione di Ansaldo Energia alla coreana Doosan è il mercato: il 4 settembre: le indiscrezioni diffuse dalla Reuters sulla cessione imminente ai coreani hanno infiammato la Borsa, con il titolo Finmeccanica che è volato fino al + 5,4% , chiudendo in rialzo del 3,5% a 4,04 euro, prima che a sera la Consob intervenisse (e il 5 settembre il titolo ha guadagnato un altro 1,53%). Finmeccanica nega la firma di accordi vincolanti, mentre l’ad di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, che fino a ieri aveva assicurato come non vi fosse alcun cartello vendesi all’ingresso dell’azienda, stavolta ha preferito il “no coment”.

Il Sole 24 Ore parla di “bagarre” sulla vendita, alludendo in particolare alla poca chiarezza con cui il governo sta gestendo la dimensione politico-strategico della vicenda, vista anche l’opposizione di sindacati e lavoratori contrari alla cessione e appena rassicurati proprio a Genova con un discorso pubblico del presidente del Consiglio Letta che si impegnava a non vendere in assenza di un accordo tra Finmeccanica, governo e sindacato.

Sul tavolo di Finmeccanica, prima dell’accelerazione di queste ore  documentate da Reuters, sono state discusse diverse opzioni, l’interesse dei tedeschi di Siemens, ancor prima di Samsung, una cordata di imprenditori italiani supportati da Cassa Depositi e Prestiti oppure il mantenimento dello status quo ovvero la volontà politica di mantenere sotto controllo italiano Ansaldo Energia che al momento è partecipata al 55% da Finmeccanica e al 45% dal fondo statunitense First reserve corporation). L’anno scorso le ipotesi di cessione vennero accantonate per la contrarietà dell’allora segretario Pd Pier Luigi Bersani. Doosan, ci informa il Sole 24 Ore ha uno sponsor italiano d’eccezione:

Ignazio Moncada, presidente della Fata di Torino, una travagliata società di impiantistica industriale che Finmeccanica si tiene stretta da anni. Moncada è un “invisibile” (rarissime e datate le sue foto) vicino ai servizi segreti e con varie frequentazioni politiche, lo zoccolo duro sono uomini del vecchio Psi torinese, da Giusy la Ganga a Giuliano Amato. (Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore)

A questo proposito, un comunicato Finmeccanica del 4 settembre ha annunciato una maxi commessa in Sudafrica per Ansaldo Energia e FATA che si sono aggiudicati contratti per un valore complessivo di circa 440 milioni di euro. Un consorzio guidato da GDF Suez ha assegnato alle due società il contratto per la realizzazione “chiavi in mano” di due centrali a ciclo aperto per la produzione di energia elettrica in Sudafrica.

Le indiscrezioni di Reuters, sulla scorta delle dichiarazioni di una fonte vicina alla situazione, avallano la certezza di un accordo già perfezionato con i coreani. La palla è già passata alla politica, sia nazionale che locale a Genova, anche perché Doosan avrebbe già concordato garanzie occupazionali e  di investimenti in loco. Da un punto di vista industriale, Doosan non è considerato un concorrente diretto, mentre la sua necessità di ricorrere a tecnologia Ansaldo (l’azienda è valutabile tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro) sarebbe utilizzata su un mercato di dimensioni enormi e, a differenza di Cina e India, la Corea non ha ancora sottoscritto partnership con attori industriali internazionali.

La bozza di accordo prevede che una quota di minoranza rimanga in mano a Finmeccanica o a un altro soggetto nazionale, come il Fondo Strategico Italiano (Fsi). “Il soggetto che resterà in minoranza, non ancora individuato, avrà il 20-30%, magari destinato successivamente a ridursi al 10%” aggiunge. Il soggetto in minoranza “avrà diritti di governance e potrà far rispettare gli obblighi legati a occupazione e investimenti”, conclude la fonte. Secondo un’altra fonte “la trattativa è a una fase avanzata”, aggiungendo che “inizialmente Finmeccanica manterrà un 30% di Ansaldo Energia che potrebbe poi gradualmente ridursi”.