Apple Pay, Cupertino spaventa le banche

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2015 - 01:46 OLTRE 6 MESI FA
Apple Pay fa tremare le banche

(Foto d’archivio)

NEW YORK – Apple entra nel sistema dei pagamenti con Apple Pay. E le banche tremano. Cupertino è considerata la rivale più pericolosa fra le società non finanziarie da tre banchieri su cinque. Secondo un sondaggio condotto da Bank Director, Apple preoccupa di più di Wal-Mart e Lending Club, la piattaforma che eroga prestiti online.

E le prime tensioni già si intravedono, confermando il faccia a faccia fra Wall Street e la Silicon Valley. In agosto Clearing House, il gruppo che ha fra i suoi membri le maggiori banche americane, ha pubblicato un documento nel quale chiedeva alle autorità di regolamentazione di valutare i fornitori di servizi alternativi di pagamento, quali Apple, per assicurarsi che tutelino in modo adeguato i dati dei clienti.

I rapporti fra le banche e Apple sono definiti pubblicamente amichevoli dalle istituzioni finanziarie. “Apple ha fatto la cosa giusta, ha detto di volere che Apple Pay funzionasse per i clienti e che fosse favorevole per i commercianti e per chi mette le carte di credito. Fino a quando i clienti usano le nostre carte, che sia su Apple Pay, in un negozio o online, a noi va bene” ha detto Jamie Dimon, l’amministratore delegato di JPMorgan nei mesi scorsi.

Apple Pay è il sistema di pagamenti ‘made in Cupertino’ che punta a sostituire il portafoglio. La rivoluzione dei pagamenti di Apple è stata lanciata lo scorso settembre con successo, creando allo stesso tempo difficoltà a PayPal, e spingendo Google a offrire alternative. Mountain View è corsa ai ripari con Android Pay che consente di effettuare una transazione avvicinando solo il telefonino al lettore.

La corsa ai pagamenti elettronici è seguita con attenzione da Wall Street, che vi vede opportunità e rischi. Le banche infatti mantengono alta l’attenzione sulle società non finanziarie, che sono meno regolamentate e quindi con margini di manovra più ampi rispetto agli standard che le banche devono invece seguire.