Ast Terni, Lucia Morselli: “Se sciopero non finisce niente stipendi arretrati”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Novembre 2014 - 09:45 OLTRE 6 MESI FA
Ast Terni, Lucia Morselli: "Se sciopero non finisce niente stipendi arretrati"

Lo stabilimento Ast di Terni

TERNI – “Se lo sciopero alla Ast di Terni non finisce non paghiamo gli stipendi arretrati”: a dirlo è Lucia Morselli, amministratore delegato della fabbrica Acciai Speciali di Terni del gruppo tedesco ThyssenKrupp. 

La signora Morselli, che all’incontro con il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi aveva assicurato che gli stipendi sarebbero stati pagati “immediatamente”, fa marcia indietro e, con un comunicato ufficiale dell’azienda, annuncia che gli stipendi di ottobre saranno pagati solo “al ristabilimento della necessaria operatività aziendale”. Cioè quando gli operai dell’acciaieria smetteranno di scioperare e torneranno al lavoro.

Recita il comunicato, citato integralmente da Roberto Giovannini sulla Stampa:

“Acciai speciali Terni precisa di avere già anticipato nel comunicato del 24 ottobre scorso che le difficoltà nello svolgimento delle normali prestazioni lavorative avrebbero potuto comportare un ritardo nella normale erogazione degli stipendi del mese. Nello stato attuale, persistono le medesime difficoltà a causa del protrarsi delle astensioni dal lavoro dei dipendenti dell’azienda e quindi al momento non è stato possibile dare corso al pagamento delle retribuzioni». Ast dunque pagherà gli stipendi alla fine degli scioperi, «e auspica che tale operatività possa essere ripresa con la massima urgenza”.

I sindacati, naturalmente, non l’hanno presa bene. E annunciano: “Non ci muoviamo, lo sciopero andrà avanti”, dice Claudio Bartolini, della segreteria della Fim-Cisl di Terni. Mentre la Uilm sta decidendo se avviare un procedimento legale per attività antisindacale contro un atto che per alcuni è anche una appropriazione indebita di stipendi che sono comunque dovuti, al di là della settimana di sciopero.

Le agitazioni andranno avanti almeno fino a giovedì, quando è convocato un nuovo incontro al ministero dello Sviluppo economico per discutere del piano industriale della ThyssenKrupp.

La Ast non solo non paga gli stipendi, ma, secondo quanto afferma un operaio citato dalla Stampa, non starebbe pagando nemmeno i fornitori.

Racconta Giovannini sulla Stampa:

“Per Riccardo Marcelli, leader della Fim-Cisl di Terni e dell’Umbria, «negli ultimi tre mesi sono state cancellati venti anni di relazioni sindacali serie». Ovvero, da luglio, da quando Morselli è arrivata a guidare lo storico stabilimento di Terni”.