Banca d’Italia, Rossi: “Segnali di lenta ripresa, ma sarà faticosa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2013 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA
Banca d'Italia, Rossi: "Segnali di lenta ripresa, ma sarà faticosa"

Banca d’Italia, Rossi: “Segnali di lenta ripresa, ma sarà faticosa”

RIMINI – ”Anche in Italia i primi segnali di una lenta ripresa economica, o almeno di un arresto della caduta, ci sono e trovano conferma in diversi indicatori”. Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia, prospetta per il Paese un cammino che si avvia alla ripresa, anche se “faticosa”.

Rossi spiega che per sostenere la ripresa serve il ritorno agli investimenti da parte delle imprese e ”compatibilmente con l’equilibrio di rilancio anche gli investimenti pubblici possono contribuire a rendere più saldo e sostenibile lo sviluppo economico”.

Intervenuto al Meeting di Cl, il direttore generale della Banca d’Italia ha evidenziato che ”i danni della crisi sono stati da noi maggiori che in altri Paesi e anche per questo la ripresa è più faticosa. Può essere sostenuta dalle imprese con il riavvio dei piani di investimento. Per rendere duraturo il ritorno all’investimento è però necessario migliorare le condizioni del ‘fare impresa’ in Italia, da tempo difficili per il gravame fiscale, per l’oscurità delle norme, per gli ostacoli burocratici. Le banche potranno concorrere a una ripresa sana degli investimenti, muovendo da una base patrimoniale solida, concedendo credito con prudenza e sagacia”.

Per Rossi ”anche gli investimenti pubblici possono contribuire a rendere più saldo e sostenibile lo sviluppo economico, compatibilmente con l’equilibrio di bilancio e a patto che servano a innalzare la produttività del sistema. Nel breve periodo il rapido completamento dei lavori pubblici già in corso può sostenere la domanda aggregata. Le grandi opere pubbliche ex novo hanno tempi di realizzazione lunghi e un’alta intensità di capitale: vanno valutate  in un’ottica di lungo periodo”.

Ma ”la qualità degli investimenti pubblici – avverte Rossi – è cruciale: costi a consuntivo e tempi di realizzazione sono spesso in Italia superiori a quelli di analoghe opere realizzate all’estero”. Il direttore generale fa presente che ”la spesa pubblica per investimenti in Italia non è stata inferiore a quella sostenuta nel resto d’Europa ma è stata utilizzata meno efficientemente. Il problema non è tanto che si spenda poco, ma che si spende male, spesso a causa di norme e prassi amministrative difettose”.

”La crisi globale – ha concluso il direttore di Banca d’Italia – ha ridotto drasticamente i finanziamenti a lungo termine in tutta Europa”. Allora adesso, proprio come sta già facendo la Commissione europea, occorre ”studiare ”modalità e strumenti finanziari innovativi”.