Massimo scoperto: fino a 500 euro, zero commissioni alle famiglie. Il decreto

Pubblicato il 5 Luglio 2012 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Alle famiglie che vanno in rosso con la banca non più di 7 giorni consecutivi e al massimo una volta al trimestre, non verrà applicata nessuna commissione sullo sconfinamento, o massimo scoperto come si dice. Sul balletto, azzeramento, quindi  ripristino, infine di nuovo azzeramento dei costi per chi è in passivo, si è infine messo un punto fermo con la firma di Monti sul decreto che dà attuazione alle nuove regole su commissioni e tassi applicabili su affidamenti, sconfinamenti di conti e fidi. I nuovi limiti sono stati fissati.

La struttura dei costi bancari individua due tipi di commissione: quella onnicomprensiva e l’istruttoria veloce. La prima si applica sulla messa a disposizione dei fondi  e non può eccedere lo 0,5% di ciò che viene erogato per trimestre: si applica solo per il periodo fissato dal contratto, vengono eliminati ulteriori costi al cliente come la commissione d’istruttoria o le spese relative al conteggio degli interessi. La seconda si applica agli scoperti di conto e agli utilizzi extrafidi ed è espressa in misura fissa e a valore assoluto. Per le imprese, invece, le commissioni possono essere tarate a secondo dello sconfinamento e se questo supera i 5 mila euro sono previsti al massimo tre scaglioni.  Il tasso di interesse si applica solo sulle somme utilizzate e per il periodo in cui vengono utilizzate.