Bce lascia invariati i tassi allo 0,75%. Riviste in peggio le stime Pil Eurozona

Pubblicato il 6 Settembre 2012 - 13:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Banca Centrale Europea  ha lasciato i tassi invariati allo 0,75%. Francoforte ha lasciato invariati anche il tasso marginale all’1,5% e quello sui depositi a zero. La notizia sui tassi è uscita come di consueto alle 13 e 45.

La Banca Centrale Europea rivede in peggio le stime di crescita dell’eurozona nel 2012 e 2013. Quest’anno il Pil di Eurolandia segnerà una variazione compresa tra -0,6% e -0,2% contro la stima di giugno compresa tra -0,5% e +0,3%. L’anno prossimo il Pil registrerà -0,4% e +1,4% contro la precedente stima di una crescita fra 0% e +2%.

Il presidente della Repubblica si è detto fiducioso, in pubblico ha dichiarato di confidare in Mario Draghi e in una soluzione definitiva allo strano, troppo elevato, livello raggiunto dagli spread. Che, in ogni caso, è sceso già fino a 400 punti rispetto al bund tedesco. Segnali che i mercati hanno intercettato.

A dispetto dei dati Ocse sull’Italia: le stime sul Pil italiano del 2012 convergono su un significativo ribasso. Dal -1,7% di maggio scorso si è passati al -2,4% di oggi. Numeri che inducono il Financial Times ad affermare che l’Italia, una volta conosciuti i programmi della Bce, dovrà chiedere aiuto, costringendo il governo Monti ad attivare le procedure Bce per l’acquisto di titoli a fine anno. Acquisti, che per l’intransigenza tedesca, saranno subordinati a nuove, impopolari misure di rigore.