Birra, Ab InBev offre 92 milioni, SabMiller li rifiuta

(Foto d’archivio)

LONDRA –  L’azienda produttrice di birra SabMiller ha detto ancora no alla nuova offerta della concorrente Ab InBev. E questa volta ha rinunciato a 92,4 miliardi di euro.

Il Consiglio di amministrazione di SabMiller si era già riunito il 24 settembre per esaminare la prima proposta dei concorrenti, da 40 sterline ad azione. I consiglieri erano arrivati alla conclusione unanime che la loro società fosse sottovalutata.

Ma neppure una seconda offerta, fatta il 5 ottobre, e questa volta da 42 sterline è riuscita a piegare il Cda. Anche in quel caso per i consiglieri la loro società veniva “sottovalutata in modo sostanziale”.

Adesso la nuova offerta, di 42 sterline per azione. Il Cda di SabMiller l’ha respinta all’unanimità, con la sola eccezione dei consiglieri espressione di Altria Group. Questo nonostante Ab InBev avesse messo sul piatto oltre 68 miliardi di sterline (circa 92 miliardi di euro) per dare vita a un colosso con una capitalizzazione da 250 miliardi di euro.

Il produttore di sigarette Altria, che tra gli altri marchi possiede Marlboro, è il principale azionista di SabMiller: detiene infatti quasi il 27% del capitale. Nel respingere la nuova offerta di Ab InBev il Consiglio di amministrazione ha detto di considerare che l’offerta del gruppo belga-brasiliano InBev sottovaluti “la presenza senza pari” di SabMiller sui mercati internazionali come pure le sue prospettive di sviluppo.

In ogni caso, se anche un domani l’offerta di Ab InBev andasse a buon fine in Italia non ci dovrebbero essere problemi per la concorrenza. Da noi, infatti, la quota di mercato di Ab InBev e SabMiller insieme si affiancherebbe semplicemente a quella del leader Heineken.