Bollette in aumento da aprile: gas +1,8% e luce +5,8%

Pubblicato il 30 Marzo 2012 - 17:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dal primo aprile le tariffe del gas aumenteranno dell’1,8%, per un aggravio di 22 euro per una famiglia tipo, e quelle dell’energia elettrica del 5,8%, con una maggiore spesa annua di 27 euro. Lo ha deciso l’autorita’ per l’Energia Elettrica e il Gas. A partire dal mese di maggio, poi, scattera’ l’ulteriore aumento del 4% delle bollette elettriche ‘sospeso’ dall’Autorita’ per dare un ”segnale, chiaro e concreto” ai decisori in materia di politica energetica. L’aggiornamento del 5,8%, infatti, non comprende quello per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate, vale a dire la componente A3.

Gli aggiornamenti dell’Autorita’ coincidono con la definizione dei decreti ministeriali relativi alle rinnovabili: quello per le fonti non fotovoltaiche e quello per il cosiddetto Quinto conto energia, che riguarda invece anche il fotovoltaico.  Tornando agli aumenti che scattano da lunedi’, l’aumento del 5,8% per la luce deriva sostanzialmente dagli incrementi del petrolio, dai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema e dall’andamento della borsa elettrica sia per effetto dell’emergenza freddo di febbraio sia in una visione prospettica. Il petrolio e’ infatti cresciuto dell’8,5% solo nell’ultimo trimestre e del 37,5% rispetto alla fine del 2010, mentre il contestuale deprezzamento dell’euro ha spinto i prezzi a picchi storici finora mai raggiunti (97,74 il 13 marzo).

Anche l’esigenza di interventi urgenti per la sicurezza del sistema elettrico in presenza di una crescita esponenziale della generazione da fonti non programmabili e intermittenti, in particolare il fotovoltaico, rappresenta il 40% circa dell’aumento del 5,8%. L’Autorita’ e’ comunque gia’ intervenuta e sta lavorando ad ulteriori misure per far si’ che i maggiori oneri dei servizi per assicurare l’equilibrio del sistema elettrico vengano in parte sostenuti dai produttori e non integralmente trasferiti alla collettività dei consumatori.

Per il gas, l’aumento della materia prima, i cui prezzi sono ancora legati alle quotazioni del petrolio e la crescita degli oneri di distribuzione avrebbero comportato un aumento dei prezzi del 2,2%. Tuttavia, l’Autorita’ ha potuto contenere l’incremento all’1,8% per effetto del nuovo metodo di aggiornamento che tiene conto anche del decreto ‘cresci-Italia’, che include fra i parametri utilizzati per determinare i corrispettivi a copertura dei costi della materia prima, il riferimento a una quota gradualmente crescente ai prezzi che si formano sui mercati europei. Nell’incremento sono compresi gli incentivi per la promozione dell’efficienza energetica che, dallo scorso anno, vengono sostenuti attraverso le bollette del gas.

Per sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico e i malati gravi che necessitano di apparecchiature elettriche salva-vita, ricorda inoltre l’Autorita’, da quest’anno e’ stato incrementato l’importo dei bonus a riduzione della spesa per l’energia elettrica e per il gas. In particolare, nel 2012, il bonus elettrico e’ aumentato del 12% per un importo annuo pari ad un minimo di 63 ad un massimo di 139 euro (155 euro per i malati gravi) e, per il gas, l’incremento e’ del 20% portando il bonus a un valore compreso fra i 35 e i 318 euro.

Lo stop di un mese all’ulteriore aumento del 4% delle tariffe della luce, dopo il +5,8% che scatta lunedi’, e’ stato deciso perche’ ”l’Autorita’ sente l’esigenza di dare un segnale chiaro e concreto” sulle scelte in merito alle rinnovabili. Lo ha detto il presidente dell’Autorita’, Guido Bortoni. ”Il tempo di un mese – ha spiegato – potra’ servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte, con modalita’ sopportabili per cittadini e imprese”.

Ai cittadini e alle imprese, ha infatti sottolineato Bortoni, ”si sta gia’ chiedendo uno sforzo titanico vista la congiuntura economica”. ”Come abbiamo gia’ espresso in numerose Segnalazioni a Parlamento e Governo – ha proseguito Bortoni – efficienza energetica e fonti rinnovabili non sono in discussione. Occorre quindi creare le condizioni per reinserire la programmazione degli incentivi in un percorso di coerenza generale a tutela sia dei consumatori che dei soggetti attivi nella green economy”.

Secondo l’Autorita’, infatti, ”bisogna tenere conto che alcuni obiettivi previsti dalla programmazione degli incentivi sono stati raggiunti gia’ quest’anno, quando l’insieme degli incentivi alle rinnovabili/assimilate superera’ i 10 miliardi di euro, con una spesa diretta di oltre 70 euro a famiglia, piu’ i costi indiretti indotti nel sistema elettrico e nel mercato. Infatti, nell’aumento del 5,8% delle bollette elettriche l’effetto indiretto delle rinnovabili intermittenti vale circa il 40%”.

Nel 2012 gli incentivi per le fonti rinnovabili e assimilate sono destinati a superare i 10,5 miliardi di euro. E’ quanto afferma l’Autorita’ per l’energia nella nota sull’aggiornamento delle tariffe.    Tale importo, e’ spiegato ancora, rappresenta oltre il 90% di tutti gli oneri di sistema pagati nelle bollette elettriche della famiglia-tipo e rappresenta il 16% circa della spesa finale. Il costo indicativo indicativo cumulato annuo degli incentivi fotovoltaici ha raggiunto i 6 miliardi di euro.

Commentando le decisioni dell’Autorita’ per l’energia, l’associazione dei consumatori punta il dito contro l’esecutivo e dice ”basta agli aumenti trainati dalla speculazione sulle materie prime e dall’inerzia del Governo. Non e’ piu’ tollerabile l’assenza di iniziative del Governo per bloccare il continuo aumento della spesa delle famiglie per rifornirsi di beni essenziali ed irrinunciabili come l’elettricita’ e il gas. Aumenti a cui andranno aggiunti, da maggio, ulteriori +18 Euro a famiglia per l’elettricita”’. Secondo Federconsumatori, infatti, ”occorre fare una sana pulizia delle bollette depurandole di tutti gli oneri, contributi e tasse che hanno un discutibile legame con i beni acquistati”.

L’associazione suggerisce per esempio di ridurre l’aliquota Iva al 10% per il metano ed a 5% per l’elettricita’: e in particolare per il gas accelerare l’introduzione del riferimento ai prezzi sui mercati europei, rendere noti i prezzi di quello importato in Italia e imporre la riduzione del prezzo di commercializzazione di quello estratto in Italia visto che non è gravato dalle spese di trasporto e dalle royalties. Per l’elettricita’ occorre invece rivedere il meccanismo dei finanziamenti alle fonti rinnovabili, attualmente caricati nelle bollette delle famiglie. Secondo l’associazione, infatti, ”bisognera’ comunque continuare ad incentivare tali fonti, ma a carico della fiscalita’ generale”.