Borsa Milano crisi senza fine: bancari sospesi, petrolio giù

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2016 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA
Borse. Milano affossata dai bancari. Spread su, petrolio giù

Borsa Milano affossata dai bancari. Spread su, petrolio giù

MILANO – Borsa Milano in affanno, la peggior performance in Europa: le Borse europee dopo un tentativo di rimbalzo, azzerano i rialzi e, per la gran parte, passano in negativo con il Brent ai minimi dal 2003. Milano si appesantisce ancora con il Ftse Mib che perde il 2,8% a 18.663 punti. Sospese Mps, Saipem, Bper, Bpm, Ubi Banca, Intesa, Banco Popolare, Mediaset. In un listino completamente in rosso resistono Telecom (+0,3%) e Moncler (+0,96%).

Tra le altre Piazze Londra cede lo 0,08%, Francoforte lo 0,28%, Parigi lo 0,46%. Raffica di sospensioni per eccesso di ribasso tra i bancari a Piazza Affari. A Mps e Carige si aggiungono Bper, Ubi banca e Banco Popolare, queste ultime impegnate nel risiko per la Bpm.

Giù il greggio, su lo spread. Risale anche lo spread BTp-Bund a 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,59%. L’euro si mantiene a 1,09 dollari (cambio euro/dollaro e convertitore di valuta). Il greggio scende ancora dopo la fine delle sanzioni Usa nei confronti dell’Iran: ora il Brent quota sotto il 28 dollari al barile, minimi dal 2003.

L’economista Roubini, “solo accordo banche centrali eviterà crollo borse”. Ancora una volta la chiave per tamponare gli effetti economici delle crisi politiche risiede in prima battuta nelle banche centrali”. A dirlo è l’economista Nouriel Roubini, che intervistato da Repubblica commenta così la volatilità dei mercati e sottolinea: “non si può restare fermi. Le autorità fiscali e monetarie dei principali Paesi dovrebbero subito assumere un’iniziativa forte e proattiva. Altrimenti il crollo dei mercati, che trascinano l’economia reale, non si ferma. La Fed dovrebbe interrompere i rialzi, la Bce potenziare il quantitative easing e altrettanto la Bank of Japan, la Banca centrale cinese imbracciare con maggior decisione la strada dello stimolo monetario”.