BORSE, UN ALTRO CROLLO: IN EUROPA BRUCIATI 140 MLD

Pubblicato il 5 Settembre 2008 - 12:10 OLTRE 6 MESI FA

Sui mercati finanaziari si chiude con un altro tonfo la settimana più nera da 5 anni a questa parte: solo sulle piazze europee sono andati bruciati 140 miliardi di capitalizzazione, dopo che giovedì erano evaporati altri 170 miliardi. A Milano l’indice Mibtel ha perso il 2,28%, l’S&P/Mib ha lasciato sul terreno il 2,36%. Inoltre: Londra -2,31%, Parigi -2,65%, Francoforte -2,42%, Zurigo -1,79%. Circa due ore dopo l’apertura di Wall Street, l’indice Dow Jones scende dell’1,12% e il Nasdaq dell’1,68%. Il colosso finlandese Nokia perde oltre il 10%, dopo aver lanciato un allarme sul terzo trimestre.

IL NUOVO TRACOLLO – L’ennesima giornata di passione per le Borse europee ha significato un calo dell’indice Dj Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati nel Vecchio Continente, del 2,14%, che equivale a 140 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta. In mattinata la prima doccia fredda arriva dalle borse asiatiche, con Tokyo che lascia sul terreno il 2,75%, per la paura di una recessione mondiale. Poi, nel pomeriggio, si sono fatti sentire i deludenti dati sull’occupazione Usa. Ad agosto il tasso di disoccupazione è salito al 6,1%, ai massimi da 4 anni e mezzo, mentre il numero degli occupati è calato più del previsto. Complessivamente dall’inizio dell’anno l’economia americana ha perso 605 mila posti. Inoltre nel secondo trimestre – in base ai dati della Mortgage Bankers Association – i pignoramenti immobiliari sono aumentati all’1,19%. Il totale delle case pignorate è inoltre salito al 2,75%, quasi il triplo rispetto ai tempi del boom immobiliare. La quota di prestiti ipotecari in ritardo con il pagamento delle rate è arrivata inoltre al 6,41%, record assoluto.

EURO – L’euro scivola fino a 1,4194 dollari, rompendo per la prima volta dal 22 ottobre socrso la soglia di 1,42.

ASIA – L’ondata di ribassi è arrivata anche sulle Borse asiatiche. Tokyo ha perso quasi tre punti, Hong Kong e Giakarta hanno fatto peggio, Shanghai è sulla stessa linea, segnando il peggior calo settimanale dei listini dell’area nell’ultimo già pessimo anno. «La paura è quella che stia montando uno ‘tsunami finanziariò», affermano gli operatori della zona, con la previsione che la correzione al ribasso per il settore delle commodities, molto debole in questi ultimi giorni, possa travolgere il comparto finanziario e «le società sensibili all’andamento dell’economia», quindi di fatto tutte.