Borse, venerdì nero: Ue brucia 181 miliardi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Settembre 2015 - 20:17 OLTRE 6 MESI FA
Borse, venerdì nero: Ue brucia 181 miliardi

Borse, venerdì nero: Ue brucia 181 miliardi

MILANO- Milano la peggiore ma male tutta Europa. Un venerdì nero, quello del 4 settembre, che costa alle borse 181 miliardi.L’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 2,37%, che equivale a 181 miliardi di euro bruciati nella seduta, appesantita anche dalle ipotesi di rialzo dei tassi da parte della Federal reserve.

Milano accusa il colpo peggiore, trascinata al ribasso soprattutto dalle banche: l’indice Ftse Mib ha chiuso vicino ai minimi di giornata in perdita del 3,18% a 21.472 punti, l’Ftse All share in ribasso del 2,97% a quota 23.072.

Il segnale più preoccupante consiste nel fatto che il settore del credito ha ceduto in una seduta nella quale non si sono registrate tensioni sui titoli di Stato, con invece il Btp a dieci anni che sui mercati telematici segna un leggero calo dei rendimenti: Unicredit, che alla vigilia aveva comunque corso con un rialzo di oltre il 3%, ha chiuso in calo del 4,9%, Azimut e Mps del 4,8%, Intesa del 4,6%. Tra i ‘minori’ debole Finecobank, che ha accusato un ribasso finale di oltre il 6%.

Negli altri comparti debole Fca (-2,9%), Enel (-2,5%) ed Eni, in perdita finale del 2,3% a un prezzo di 14,4 euro. In calo del 2,1% sia Mediaset sia Telecom, che non ha avuto particolari ripercussioni dalle ipotesi di stampa di conversione delle risparmio in ordinarie. Nel paniere a minore capitalizzazione, netta controtendenza per Cir (+6,2% a 0,86 euro) e per Cofide (+3,4% a quota 0,42) con gli operatori, anche dopo un report in questo senso di Banca Akros, che vedono sottovalutati i due titoli.