Bus, metro…l’invasione dei senza biglietto. Multe bau bau. E rimettere i bigliettai?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2017 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA
Bus, metro...l'invasione dei senza biglietto. Multe bau bau. E rimettere i bigliettai?

Bus, metro…l’invasione dei senza biglietto. Multe bau bau. E rimettere i bigliettai?

ROMA – Bus, metro…è invasione dei senza biglietto. O meglio, invasione lo era da tempo, ormai i senza biglietto sono popolazione stanziale dei mezzi di trasporto pubblici. Quello che è sorprendentemente nuovo è che ci si accorga ora a livello di governo e di aziende di quello che è diventato costume, abitudine, perfino rivendicato diritto: viaggiare senza pagare il biglietto.

Non pagano il biglietto e attestano di essere giustificati a farlo quelli che si sentono poveri o comunque non ben retribuiti per il lavoro che fanno. E’ pieno di colf o commesse che si sentono ( e se glielo domandi confermano) autorizzate a non pagare il biglietto.

Non pagano il biglietto giovani e studenti a palate. Un po’ è prova di giovanile ardimento, sfida alle regole. Un po’ è anche qui diverso e libero utilizzo di monete e banconote: perché mai dalla mia tasca a quella dell’azienda trasporti? Perché mai se è così facile lasciarli nelle mie di tasche.

Non pagano il biglietto i tanti che dal lamento per il disservizio sono passati al “non ti pago” e i tantissimi “non ti pago” a prescindere che adottano il pessimo servizio come ottima scusa.

Non pagano il biglietto rom, clandestini e una bella fetta di immigrati, soprattutto giovani. Un po’ perché non hanno soldi, molto perché hanno sperimentato che almeno su questo punto è facile “integrarsi”, uniformarsi al più che tollerato e praticato in Italia “non ti pago”.

Non pagano il biglietto soprattutto al Sud e soprattutto in Campania (magari adesso l’Ufficio Anti Parlar Male della Campania appena aperto a Napoli da De Magistris sindaco ci denuncerà per oltraggio, andremo alla sbarra insieme ai dati ufficiali e alla verità delle cose ma De Magistris non transige e non perdona).

Ondeggiano e svolazzano le stime: non paga il 25 o il 30 o il 35 per cento di quelli che viaggiano in bus o in metro. Chi lo sa? Comunque un’infinità di gente non paga.

E allora il governo è uscito dalla contemplazione ipnotica del fenomeno e ha deciso: multa fino a 200 euro per chi viene beccato su bus e metro senza biglietto!

Già, ma chi lo becca? Si fantastica di telecamere, registrazioni, squadre di vigilanza formate anche da non dipendenti delle aziende di trasporto…Appunto, si fantastica. Le multe per il biglietto non pagato sono nei fatti un bau bau che non spaventa nessuno di quelli che non pagano. Sono, data la scarsità di controlli, come una lotteria a rovescio. E’ molto, molto difficile e improbabile che il controllore e la multa capitino proprio a te, più o meno le stesse probabilità di un Gratta e Vinci ad alto premio. Quindi le multe bau bau e gli eserciti di controllori a venire faranno, fanno un baffo a chi non paga. Salire su un bus o montare in metro per provare come va davvero.

Una cosa molti suggeriscono, forse solo perché sono anziani e ricordano: rimettere i bigliettai. Quel signore che quando salivi in bus o in metro se non avevi il biglietto non ti faceva salire. Punto. Altissima tecnologia umana di controllo. Senza bisogno di multe bau bau. Quanto costerebbe fare così in termini di aumenti di costo del personale? Quanto introito aggiuntivo verrebbe dai biglietti finalmente pagati? Quale il rapporto tra le due grandezze, converrebbe o no? Calcolando anche quel po’ di posti di lavoro in più, non tanti però perché ci sono aziende come l’Atac di Roma con talmente tanti dipendenti che se lavorassero tutti davvero e ogni giorno…

Forse quella di rimettere il bigliettaio è solo suggestione nostalgica di una modalità arrugginita. O forse no, forse vista l’imponenza dell’evasione dal pagare il biglietto è misura che, ad adottarla, è tornata economica e utile per le aziende e per lo stesso sevizio di trasporto pubblico e, perché no, utile anche a un po’ di regola e giustizia su bus e metro e affini. Ma i conti precisi nessuno li fa, tanto meno li fornisce. Continuare così in fondo viene incontro a molte esigenze, quella di chi non paga, quella di chi mette in scena la sceneggiata delle multe, quelle della aziende di trasporto pubblico tutte partecipate dalla mano pubblica dove a far pagare il biglietto occorrerebbe faticare, rivedere mansioni, orari, turni, magari legarli alla produttività, ai chilometri percorsi, ai biglietti venduti…Tutte cose che fanno infuriare e indignare e rovinano la digestione a sindacati e assessori.