Casa, catasto ricostruirà a tavolino superficie immobili senza planimetria

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Febbraio 2015 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA
Casa, catasto ricostruirà a tavolino superficie immobili senza planimetria

Casa, catasto ricostruirà a tavolino superficie immobili senza planimetria

ROMA – La tanto annunciata revisione delle rendite catastali sta per essere realtà. Cristiano Dell’Oste e Saverio Fossati sul Sole 24 Ore ne anticipano i contenuti. Tra questi: per le case senza planimetria la superficie verrà ricostruita a tavolino in base al numero di vani e alla categoria (abitazione di lusso, economica, popolare…). Toccherà poi al proprietario segnalare eventuali divergenze.

E ancora: per ogni categoria di immobile sarà rilevato un insieme di caratteristiche che potranno essere integrate a livello locale. Nel caso dei negozi, per esempio, questo vuol dire che si considereranno anche la posizione, mentre per villette o altre case monofamiliari verranno presi in esame la zona, la tipologia edilizia e l’affaccio.

Ma chi rileverà tutte queste informazioni? L’ipotesi è che sia il Comune. Scrivono poi Dell’Oste e Fossati:

“Anche i proprietari degli immobili a destinazione ordinaria, però, potranno trasmettere online alle Entrate e ai Comuni le informazioni sui propri immobili usando una modulistica che sarà messa a punto dall’Agenzia. E le stesse Entrate potranno inviare dei questionari via internet ai proprietari, ma anche agli amministratori di condominio.

Tra le altre novità c’è la riduzione dei valori e delle rendite di una quota fissa (30% per le unità ordinarie, 20% per quelle speciali) per evitare che l’alea insita nelle funzioni statistiche porti alcuni proprietari ad avere valori fiscali superiori a quelli di mercato. E altri abbattimenti specifici sono previsti per gli immobili storico-artistici, ad esempio, del 30% per le unità oltre i 300 metri quadrati.

C’è poi la possibilità di adeguare gli estimi prima della revisione generale decennale. Per questo primo riallineamento si potrebbero usare le variazioni Omi su base locale per le unità ordinarie e il coefficiente deflatore del Pil elaborato dall’Istat su base nazionale per gli immobili speciali.

Tra le conferme destinate a lasciare più perplessi i proprietari c’è invece l’invarianza di gettito prevista solo su base nazionale (si veda l’articolo a fianco) e la possibilità di definire gli ambiti territoriali del mercato immobiliare di riferimento anche aggregando più zone Omi, eventualmente di Comuni diversi”.