Condominio: uno su tre non lo paga, mappa delle morosità nelle grandi città

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2015 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA
Condominio: uno su tre non lo paga, mappa delle morosità nelle grandi città

Condominio: uno su tre non lo paga, mappa delle morosità nelle grandi città

ROMA – Nelle grandi città un condòmino su tre è in ritardo nei pagamenti delle bollette condominiali, con effetti negativi a cascata: il condominio si indebita, saltano i servizi essenziali, si creano delle “bolle” di crediti difficili da recuperare. Chi è puntuale con i pagamenti viene punito due volte: paga per servizi che non riceve, paga di più per compensare chi non paga per niente (a volte gli amministratori di condominio fanno delle “mini manovre finanziarie” per rientrare dalle situazioni debitorie).

A lanciare l’allarme è Paolo Caprasecca, presidente dell’associazione degli amministratori professionisti (Anap). Alcuni numeri: a Roma un proprietario d’appartamento su cinque non paga le rate del condominio, una percentuale che negli ultimi sei mesi è aumentata del 20%, per una media di otto mesi di ritardo sui pagamenti e un debito a testa di circa 800 euro all’anno.

Anche a Milano è moroso un condòmino su cinque, con debiti a testa fra i 1.500 e i 2.000 euro. Un condòmino su tre è moroso a Bologna, Firenze e Ravenna, con debiti da 500 euro a testa. Percentuale che sale a Catania e Napoli, dove il 35% dei condòmini accumula rate su rate non pagate. Il Sole 24 Ore dà voce alle preoccupazioni degli amministratori (categoria, va detto, spesso oggetto di sospetti e inchieste per mala gestione dei bilanci condominiali):

Gli amministratori professionisti appaiono rassegnati: chiudono i bilanci con situazioni patrimoniali con debiti forti. I fornitori non vedono saldate le fatture di servizi già effettuati e non riescono ad ottenere il credito. L’Anap chiede di tutelare amministratori e cittadini.

Gli amministratori sono costretti a “lavorare in equilibrio”, aggiunge l’associazione di categoria, con i fornitori che lamentano pagamenti a 90, addirittura 180 giorni: «Le difficoltà maggiori, si riscontrano nei riguardi delle forniture di acqua, gas ed energia elettrica per le quali le società erogatrici applicano la sospensione del servizio in caso di mancato pagamento delle fatture».

Aspetti di enormi difficoltà si riscontrano, poi, per i pagamenti relativi ai lavori di manutenzioni ordinarie e straordinarie (ristrutturazioni edilizie in primis, oltre alla sostituzione di caldaia con contabilizzazione).

C’è poi il caso del notevole calo di partecipazioni alle assemblee di condominio convocate per deliberare opere: «Negli ultimi tempi – sottolinea Caprasecca – i condòmini disertano le assemblee nelle quali le opere dovrebbero essere appaltate oppure deliberano di rinviare l’esecuzione degli stessi seppur obbligatori per le normative vigenti, a causa delle difficoltà economiche nelle quali incorrono e quindi mettendo a rischio la responsabilità penale e civile dell’amministratore. Il quadro è aggravato – conclude il presidente dell’Anap – anche dal punto di vista legislativo poichè non viene rispettato dai fornitori, e le istituzioni non prevedono misure per uscire da questa situazione che sembra logorare sempre più non solo gli abitanti dei condomini ma anche l’amministratore professionista, che l’associazione continuerà a tutelare e a supportare nelle sedi istituzionali più appropriate».