Confindustria: “Riforma del lavoro? Intesa è possibile”

Pubblicato il 28 Febbraio 2012 - 08:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sulla riforma del lavoro ''bisogna proseguire il confronto per dare risposte concrete ai problemi, il che non e' impossibile. Ci si potra' cosi' avviare verso un sistema piu' razionale, con una transizione che deve essere pianificata adesso, ma non puo' che essere graduale e commisurata alle disponibilita' della finanza pubblica''. Lo scrive il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, in un intervento pubblicato sul Sole 24 Ore.

''Le imprese devono rinunciare ad alcune tipologie'' di forme contrattuali ''in cui si annida quella che il ministro Fornero chiama la flessibilita' malata'', e ''i sindacati devono accettare una minore rigidita' del lavoro a tempo indeterminato'', spiega Galli, perche' ''se ci si limitasse a ridurre la cattiva flessibilita' in entrata senza intervenire sulla rigidita' del contratto tipico si farebbe un danno ai lavoratori, specie ai più giovani'', finendo per ''alimentare il lavoro nero o la disoccupazione''.

In tema di ammortizzatori sociali, ''il nostro sistema attuale contiene molte ingiustizie ed e' condivisibile l'aspirazione ad un modello piu' universalistico che protegga nello stesso modo tutte le persone che perdono il lavoro'', osserva Galli. Tuttavia ''il sistema ha anche pregi non da poco: e' uno dei meno costosi in Europa e ha finora consentito di fare massicce ristrutturazioni senza eccessive tensioni sociali e giudiziarie''.

Quanto al sussidio di disoccupazione, ''e' modesto e ha requisiti di accesso piuttosto stringenti, sicche' i giovani che perdono un lavoro nella maggioranza dei casi non ne sono coperti'', sottolinea Galli. ''Questo e' un problema che va affrontato, ma e' difficile farlo senza costi per lo Stato, posto che il cuneo fiscale sul lavoro non puo' essere aumentato, anzi va diminuito se non vogliamo scendere ulteriormente nelle classifiche europee sulle retribuzioni''.