Cittadino batte Fisco 6 a 4: la resa per i contenziosi troppo lunghi

Pubblicato il 17 Novembre 2012 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Cittadino batte Fisco 6 a 4. Il risultato dei contenziosi fiscali in Italia, paese più litigioso della Ue, dimostra che nella maggior parte dei casi il Fisco si arrende. Il motivo sono i contenziosi: troppi e troppo lunghi. Negli ultimi 10 anni si sono dimezzati, ma sono ancora troppi (871.127 quelli aperti a fine 2011), lunghi (le liti durano in media due anni e mezzo) e in 6 casi su 10 i cittadini la spuntano in tutto o in parte.

E’ quanto risulta da un’analisi di Synergia Consulting Group sui dati aggiornati ad ottobre 2012 della Direzione della Giustizia Tributaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel 2011, secondo l’indagine, il Fisco ha ottenuto una conferma piena delle proprie pretese solo nel 40% dei casi in primo grado (CTP – Commissioni Tributarie Provinciali) e nel 42% in secondo grado (CTR – Commissioni Tributarie Regionali).

Lo scorso anno il numero di ricorsi tributari pendenti è sceso del 9%. A fine anno i fascicoli aperti erano in totale 871.127, rispetto ai 917.860 di dodici mesi prima. Un livello quasi dimezzato rispetto a 10 anni fa, quando superava il milione e mezzo, grazie soprattutto alla definizione agevolata delle controversie minori. Nei 2011 sono stati presentati oltre 329.000 ricorsi nei primi due gradi del processo fiscale (CTP e CTR), mentre ne sono stati definiti circa 301.000. L’enorme arretrato di casi pendenti offre molte sorprese. Il 90% del contenzioso è scaturito negli ultimi 5 anni. Un caso su dieci, tuttavia, si riferisce a periodi dal 1997 in poi. E il 4% delle vertenze riguarda addirittura contestazioni che risalgono ad oltre 15 anni fa.

“Nonostante i recenti progressi, la litigiosità fiscale vede l’Italia primeggiare in Europa con circa 5 cause ogni 1.000 abitanti – osserva Piero Mastrapasqua, amministratore delegato di Synergia Consulting Group . Nel Vecchio Continente in genere il contenzioso è assai più limitato, grazie al ridotto numero di norme e alla semplicità della loro applicazione che non si presta a interpretazioni arbitrarie di questo e quell’ufficio”.

Per quanto riguarda i motivi delle liti fra contribuenti e Fisco, quasi due casi su tre (60%) riguardano atti dell’Agenzia delle Entrate. Oltre un quarto (27%) derivano da enti territoriali, come Regioni, Province, Comuni e Consorzi. I soggetti impegnati in questo braccio di ferro con il Fisco sono in prevalenza persone fisiche, che rappresentano il 70% dei ricorsi pendenti nei primi due gradi di giudizio. Il restante 30% son persone giuridiche: società ed enti.

Nel complesso, a fine 2011 la giustizia tributaria annoverava circa 6,8 vertenze pendenti ogni 1.000 abitanti. Le Regioni con il più alto indice di litigiosità fiscale si trovano al Sud: 10 casi pendenti ogni 1.000 abitanti in Sicilia, oltre 9 in Calabria e Campania. Sopra la media anche il Lazio con 6 pratiche ogni 1.000 residenti. Le Regioni più virtuose sono Trentino (1), Valle d’Aosta (1) e Piemonte (2).