“Contributo di solidarietà”: raddoppia per i parlamentari, ma con maxi-sconto del 77%

Pubblicato il 16 Agosto 2011 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il contributo di solidarietà non lascia, ma raddoppia: i redditi di parlamentari, giudici costituzionali e presidenza della Repubblica superiori ai 90 mila euro saranno tassati del 10 per cento invece del 5, mentre sale al 20 per cento dal 10 quella la tassazione dei redditi superiori ai 150 mila euro, come ha annunciato Roberto Calderoli. Una misura necessaria che vorrebbe essere il “buon esempio” per i cittadini, ma che nasconde dei lati oscuri.

L’euro-tassa raddoppiata infatti si applicherà al reddito Irpef dei parlamentari, ma terrà conto solo dell’indennità lorda mensile degli interessati. Il Sole24 ha effettuato una stima di quanto verserebbe un deputato:  5.044,37 euro all’anno dagli 11.703,64 euro lordi mensili di indennità. Il contributo quindi non sarà calcolato su tutte le entrate del deputato considerate rimborsi spese mensili, dunque non soggette ad imponibili, come la diaria di 3503,11 euro, il rimborso spese telefoniche di  258,22 euro e il “rimborso per le spese inerenti il rapporto fra eletto ed elettori” di 3690 euro, per un totale di quasi 7500 euro in più.

Se anche i rimborsi fossero inclusi nel “contributo di solidarietà” il deputato dovrebbe versare 21971,95 euro l’anno nelle casse dello stato. Insomma l’eurotassa è raddoppiata, ma il parlamentare è salvato dal “maxi-sconto” del 77 per cento: un “buon esempio” che non costerà loro caro, ma che per il cittadino che tutto dichiara e intera somma paga sarà una magra consolazione.