Crisi governo, Squinzi-sindacati: “Rischiamo commissariamento Ue”

Pubblicato il 30 Settembre 2013 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA
Crisi governo, Squinzi-sindacati: "Rischiamo commissariamento Ue"

Il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi (Foto Lapresse)

MILANO – ”Mi auguro che tutta questa instabilità non porti a una precettazione da parte dell’Europa e a una gestione commissariale”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a proposito dell’attuale crisi politica. Anche i sindacati temono l’arrivo della Troika.

”Spero che il senso di responsabilità di chi ci governa prevalga: non vorrei che ci ritrovassimo nella stessa situazione dell‘ottobre 2011’‘, ha detto il numero uno degli industriali che aggiunge: ”Non tocca noi esprimere giudizi su Berlusconi, non tocca a noi esprimere giudizi di tipo politico”.

”E’ fondamentale che la legge di stabilità – ha detto Squinzi – sia realizzata con le decisioni giuste che abbiamo già indicato al presidente del Consiglio Enrico Letta”.

LE medesime preoccupazioni sono condivise dai sindacati. A dare voce ai timori è il leader della Uil, Angeletti, nel corso di una conferenza stampa congiunta: “L’alternativa a un governo vero è un commissariamento vero da parte della troika che farà scelte che mal si conciliano con gli interessi degli italiani”. Angeletti, insieme con i segretari generali di Cgil e Cisl, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni, “esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall’irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre interessi personali alle condizioni del paese”. E preannunciano assemblee permanenti, presidi e volantinaggi sabato e domenica per protestare con la “irresponsabilità” che ha portato alla attuale situazione.

Dopo una riunione dei tre segretari generali, con un documento comune, Cgil, Cisl e Uil avvertono che “l’incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale su lavoro e pensioni”. In primo luogo “ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni”. Per questo “serve un vero governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro”.

Per i sindacati la legge di stabilità dovrà prevedere “un’effettiva restituzione fiscale a lavoratori dipendenti e pensionati; una riduzione fiscale alle imprese collegata ad investimenti e occupazione; il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione ai problemi degli esodati e dei precari della pubblica amministrazione, della scuola e della ricerca”.

In questo quadro “Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee in tutti i luoghi di lavoro, ad indire presidi in tutti i territori e ad organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossimi, volantinaggi con le proposte dei sindacati nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini”.