Crisi, Marchionne: “Luce in fondo al tunnel? Ho paura sia quella di un treno”

Pubblicato il 4 Settembre 2012 - 17:34 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne (Lapresse)

KRAGUJEVAC (SERBIA) – ”Ho paura che la luce nel tunnel sia quella di un treno. La luce in fondo al tunnel si vedrà quando i problemi dell’Unione Europea verranno risolti in maniera collettiva e non per singoli paesi”. Lo ha detto l’ad Fiat, Sergio Marchionne parlando a Kragujevac. ”Molto – ha sostenuto – dipende dai governanti europei”.

Marchionne ha quindi fato il punto sul mercato dell’auto in Europa: ”Purtroppo è in fase di grave contrazione che riflette la condizione economica. Per l’inversione di tendenza bisognerà attendere parecchio tempo. Sono ancora pessimista sul 2012-2013, bisognerà vedere nel 2014”.

L’amministratore delegato Fiat ha quindi detto di ”capire le difficoltà della Serbia” ma di avere fiducia nella nuova dirigenza di Belgrado. ”Noi sappiamo le difficoltà della Serbia, ma abbiamo al tempo stesso grande fiducia nella nuova dirigenza”, ha detto Marchionne con riferimento alla richiesta di dilazione dei pagamenti chiesta dal nuovo governo serbo sugli impegni contrattuali di quest’anno.

Marchionne ha aggiunto di aver avuto un ”ottimo colloquio” con il nuovo presidente serbo Tomislav Nikolic, con il quale ha visitato il nuovo stabilimento dove si produce la 500L. ”Ci sono altre zone in cui le cose vanno bene, come il buon investimento fatto in Serbia”, ha aggiunto Marchionne per il quale la nuova 500L ”è una delle migliori auto mai prodotte dalla Fiat”.

”Qui produciamo una grande macchina”, ha detto precisando che in meno di sei mesi sarà pronta la versione destinata al mercato Usa. Rispondendo ai giornalisti e riferendosi alle difficoltà del mercato europeo, Marchionne ha detto di non ritenere che vi sarà una riduzione nelle quote di produzione in Serbia. ”A fine 2013 avremo una visione completa” e saranno prese le dovute decisioni. Sollecitato dai giornalisti a pronunciarsi se la Serbia sia più affidabile dell’Italia, Marchionne si è trincerato dietro un sorriso ironico affermando soltanto ”non lo so”.