Deflazione e crollo cinese: in Europa torna il Grande Freddo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Febbraio 2016 - 11:51 OLTRE 6 MESI FA
Deflazione e crollo cinese: in Europa torna il Grande Freddo

Deflazione e crollo cinese: in Europa torna il Grande Freddo

ROMA – Deflazione e crollo cinese: in Europa torna il Grande Freddo. Dopo nove mesi torna la deflazione in Italia a febbraio con “cali dei prezzi diffusi a quasi tutte le tipologie di prodotto”. L’Istat rileva, nei dati provvisori, una diminuzione dei prezzi al consumo dello 0,3% su base annua, il più ampio da oltre un anno (gennaio 2015), e una riduzione dello 0,2% anche su base mensile. Il mese precedente c’era stato un aumento dei prezzi dello 0,3% sull’anno e un calo dello 0,2% sul mese.

Deflazione, conta i calo dei prezzi energetici. Pur indebolendosi, al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” rimane positiva (+0,5% dal +0,8% di gennaio). Le componenti che contribuiscono in misura maggiore a determinare questo quadro sono i beni energetici non regolamentati (che accentuano la flessione tendenziale da -5,9% di gennaio a -8,4% di febbraio), gli alimentari non lavorati (-1,2%, da +0,6% di gennaio) e i servizi relativi ai trasporti (-0,7%, da +0,5% del mese precedente). Il calo mensile dell’indice generale è determinato da quasi tutte le tipologie di prodotto ma,soprattutto,dalla diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-2,2%). L’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,6%.

Crolla la Borsa cinese dopo il G20, avvio negativo in Europa. Avvio di settimana in flessione per le Borse europee con l’indice d’area Stoxx 600 che cede quasi un punto. Nel dettaglio Londra perde lo 0,81%, Parigi l’1,02%, Francoforte l’1,13%, Madrid lo 0,72% e Milano l’1,3% (Ftse Mib a 17.294 punti). Il calo del Vecchio Continente segue la flessione delle Borse asiatiche segnate dal tonfo delle Piazze cinesi che hanno ignorato le indicazioni arrivata dal G20 e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino.

In Europa incidono le vendite sui bancari (stoxx settore -1,68%) con Mps che lascia sul terreno il 2,84%. Male anche Bpm (-2,49%) in attesa che si sciolgano i nodi per il matrimonio con il Banco Popolare (-1,89%): Castagna e Saviotti potrebbero essere impegnati questa settimana in un nuovo incontro con la Bce. Lo spread viaggia in area 135 punti.