Dieselgate, Volkswagen annuncia la svolta “per bene”. L’ex ad Winterkorn accusato in Usa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2018 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
Dieselgate, svolta Volkswagen e accuse ex ad Winterkorn

Dieselgate, Volkswagen annuncia la svolta “per bene”. L’ex ad Winterkorn accusato in Usa

NEW YORK – Martin Winterkorn, ex amministratore delegato di Volkswagen, è stato accusato negli Stati Uniti di cospirazione e di violazione del Clean Air Act per lo scandalo del dieselgate. Accuse che arrivano proprio nel giorno in cui il nuovo Ceo di Volkswagen, Herbert Diess, annuncia la svolta “per bene” dell’azienda.

Secondo l’agenzia Bloomberg, che riporta la notizia, Winterkorn è finito nel mirino delle autorità statunitensi, anche se si era dimesso dal suo ruolo di amministratore delegato nel settembre 2015, pochi giorni dopo che lo scandalo è emerso.

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Diess infatti ha avuto il delicato incarico dallo scorso aprile di lasciarsi per sempre alle spalle l’onta del dieselgate, che ha rischiato di sfregiare irrimediabilmente quella che oggi è la prima produttrice mondiale di auto.

Proprio per questo motivo il 3 maggio all’assemblea generale in Germania, Volkswagen ha annunciato di voler velocizzare la sua trasformazione aziendale, spingendo comunque molto proprio sulla questione etica. L’obiettivo più vicino è quello di portare oltre 70 modelli nuovi sul mercato nel 2018. Ma nell’impresa che affronta un “cambiamento di cultura” annunciato da tempo, chi sbaglierà sarà punito, in linea con un programma adottato dal presidio, che evoca il concetto di integrità: “Together4Integrity”.

Matthias Mueller, top manager dell’azienda automobilistica, un mese fa aveva detto: “Volkswagen deve diventare più onesta, più aperta, più affidabile: in una parola più perbene”. E il ceo Diess ha aggiunto: “Il gruppo è operativo e dal punto di vista finanziario forte. La nostra strategia funziona, ma la maggior parte del cammino è ancora davanti a noi. Gli anni decisivi della nostra trasformazione devono ancora arrivare”.

Poi ha insistito sulla lezione cruciale che arriva dallo scandalo delle violazioni sui valori delle emissioni: “Accanto al diritto e alla legge c’è sempre anche l’etica. Violazioni di valori e comportamenti illegali esistono in tutte le organizzazioni. Ma in Volkswagen fino a poco tempo fa sono state chiaramente troppe. Cambiare questo per i miei colleghi del cda, e per me personalmente, ha priorità assoluta”.

Sull’assetto futuro del gruppo, Diess è tornato sulla possibilità di una vendita di marchi accessori, come Ducati e Renk: separarsene è una delle opzioni, ha affermato, anche se sono “pensabili” anche “ampliamenti e strategie di crescita”. Il che vuol dire che per il marchio delle motociclette non è escluso neppure l’ingresso in borsa. Mentre il comparto dei mezzi pesanti, Truck & Bus, dovrà essere reso ampiamente indipendente dal gruppo e messo nelle condizioni di entrare in borsa “in un prossimo futuro”.