Dossier sugli sgravi fiscali. Il rapporto dell’Economia indica 170 mld

Pubblicato il 2 Gennaio 2012 - 12:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gli sconti fiscali sono sotto la lente del governo dei tecnici: un dossier da 170 miliardi valuta gli sgravi per famiglie e imprese. La cosiddetta tax expenditures indica le deduzioni, detrazioni ed esenzioni, che riducono il carico fiscale per cittadini e imprese: l’effetto indiretto per lo stato è una diminuzione del gettito fiscale e un aumento della spesa pubblica. Il gruppo di lavoro, insediato al Ministero dell’Economia e presieduto da Vieri Ceriani, ha monitorato le 720 agevolazioni esistenti cui ha attribuito un codice di “blindatura”. Se il riordino delle tax expenditures non avverrà entro il 30 settembre 2012, scatterà l’aumento di due punti dell’Iva al 21 e al 10 per cento.

Il monitoraggio, durato circa un anno e che non veniva realizzato dal 1990, ha classificato le agevolazioni in base a 14 codici, di cui i primi 3 dovrebbero assicurare un grado di protezione più elevata. La parte più rilevante delle “blindature” riguarda le detrazioni per lavoro e pensioni: si tratta, infatti, del 66% degli sconti più al riparo dal riordino della riforma fiscale. Poco più del 20% dei bonus protetti riguarda poi la famiglia. Le garanzie maggiori interessano le detrazioni per coniuge, figli e altri parenti a carico. Sul fronte del lavoro, i bonus sul cuneo fiscale non hanno goduto della massima protezione ma l’alleggerimento del costo del lavoro previsto nell’ultima manovra indica segnali positivi al riguardo.

Il precedente governo aveva previsto la necessità di mettere mano al riordino delle tax expenditures entro settembre 2012, altrimenti ci sarebbero stati tagli lineari. Nel decreto salva Italia però è stata rivista la clausola di salvaguardia: in caso di mancato riordino nei tempi previsti, al posto dei tagli lineari è previsto un aumento delle aliquote Iva dal 21 al 23% e dal 10 al 12% a partire dal 1 ottobre.