Draghi: “Risanare subito i conti pubblici. Banche centro della ripresa”

Pubblicato il 15 Luglio 2010 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA

Mario Draghi

Accelerare nel sistemare i conti pubblici e puntare sulla ripresa con particolare attenzione al ruolo guida delle banche.  E’ quanto ha affermato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nel suo intervento all’assemblea dell’Abi. Secondo Draghi  “un’accelerazione del rientro dagli squilibri nei conti pubblici e’ indispensabile” e ”l’effetto sulla ripresa sara’ positivo se il risanamento contribuirà a ridurre gli spread sui titoli sovrani”.

Il governatore ha poi parlato delle attuali incertezze nella ripresa. Secondo Draghi “consumi e investimenti restano deboli, perchè i redditi reali ristagnano, le prospettive di occupazione sono incerte”. Il governatore della Banca d’Italia si è poi detto ”fiducioso” che gli stress test condotti a livello europeo ”mostreranno come le risorse patrimoniali” delle banche italiane ”siano adeguate”.

Draghi ha spiegato come ”i test per le banche italiane non potranno ovviamente che presentare risultati differenziati” e ha ricordato come nel primo trimestre di quest’anno il rapporto fra le nuove sofferenze e il totale dei finanziamenti bancari e’ rimasto stabile al 2%” e ci si attende che ”anche nei prossimi mesi il flusso di nuove sofferenze rimanga ingente”.

“Non c’e’ alternativa alla ripresa della crescita” che in Italia deve essere spinta ”dalle riforme”. ha poi affermato Draghi sottolineando come ”le banche hanno un posto speciale nel sostegno alla crescita” e, se forti ”sono e saranno il suo pilastro”. Il governatore ha poi Draghi esorta le banche ”a essere piu’ vicine alle Pmi” perche’, al di la’ dei dati ufficiali, ”la sensazione e’ che molte di queste imprese dicono che la domanda non e’ soddisfatta”.

E’ quanto ha affermato il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi nel suo intervento all’assemblea dell’Abi. Per Draghi infatti sebbene le statistiche dicano che l’offerta di credito da parte delle banche stia riprendendo, un’analisi condotta con metodi diversi ”indica che la situazione e’ un poco diversa e che mentre la domanda di credito da parte delle imprese aumenta”, specie quelle che stanno riprendendo le esportazioni, ”molte Pmi dicono che questa domanda non e’ soddisfatta”.