Edilizia: nel 2012 investimenti giù del 6%. La speranza è il decreto sviluppo

Pubblicato il 26 Giugno 2012 - 13:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Investimenti nel 2012 in calo del 6%, oltre 300 mila posti di lavoro persi in cinque anni nel settore. Sono le fosche stime dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) per il mattone in Italia ai tempi della crisi.

Le nuove stime, quelle che parlano di un calo del 6%, peggiorano quelle di qualche mese prima (-3.8%) e sono un’ulteriore discesa rispetto al 2011 quando gli investimenti erano calati del 5.3%.  Dall’inizio della crisi, nel 2008, il settore ha perso 325 mila posti del lavoro (500 mila considerando i settori collegati) e oltre un quarto dei suoi investimenti (25,8%). Significa 43 miliardi di risorse in meno, che riportano l’edilizia ai livelli del ’76.

Una “boccata d’ossigeno” a un settore in chiara difficoltà arriva, secondo il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti. Grazie al decreto nel 2013 gli investimenti in costruzioni dovrebbero arrestare la loro caduta, segnando un +0,1% rispetto all’anno precedente. Tutto secondo l’Ance “per effetto principalmente delle detrazioni per interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico”. L’insieme dei provvedimenti dovrebbe attivare già nel 2013 investimenti aggiuntivi per circa 1,5 miliardi di euro.