EMERGENZA RINCARI: PASTA AUMENTATA DEL 30,4% IN UN ANNO

Pubblicato il 20 Agosto 2008 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

Volano alle stelle i prezzi della pasta che, nei primi sei mesi dell’anno, hanno messo a segno un rincaro del 30,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un aumento "monstre" certificato dal Tesoro nell’ultimo documento sui prezzi, che mostra un dato ancora più allarmante di quello dell’Istat che a luglio ha evidenziato un incremento annuo intorno al 25%. E dal Dipartimento di Via XX Settembre arriva anche la conferma dell’allarme per tutti i generi di prima necessità: aumenti a due cifre anche per pane (+13,2%) e latte (+11,8). I prezzi della pasta – si legge nelle tabelle del documento – «in media d’anno» a giugno hanno segnato una variazione pari al 30,4%. Vale a dire il secondo maggior rincaro registrato nel primo semestre dell’anno rispetto all’analogo periodo del 2007. Più veloce della pasta c’è infatti solo l’aumento del gasolio che, spinto dalle fiammate petrolifere, ha segnato un +31,9% (dato in linea con il +31,4% fotografato dall’Istat a luglio).

GLI SPAGHETTI AUMENTATI PIU’ DEL GASOLIO – Il piatto di spaghetti è aumentato molto di più anche del prezzo della benzina (+24,5%). Nei primi sei mesi – secondo i dati del Tesoro che esaminano l’indice dei prezzi del paniere delle famiglie e impiegati – mostrano un inflazione al 3,8%. Con una spinta che arriva dai prezzi dei prodotti liberalizzati. Sul fronte di quelli "controllati", il Tesoro fotografa infatti un aumento del 2,8% mentre per i "liberalizzati" la corsa dei prezzi, in media è stata dell’8,1%.

GLI ALTRI RINCARI – Tra le tariffe amministrate – a parte luce e gas spinte del caro-greggio (+9,2 e +9%) – da segnalare la "volata" dei pedaggi autostradali che hanno messo a segno un +7,7% e l’istruzione secondaria (+7,5%). Aumenti – in questo comparto – ben superiori alla media hanno riguardato più in generale tutti i trasporti (sui quali ha pesato il caro-carburanti) con un +9,2% per i trasporti urbani e un +6,2% per i traghetti. Ma anche i treni (+6,4%). Sono invece in netta flessione i medicinali controllati (-8,6%). Sul fronte dei prezzi liberalizzati, che vedono nella lista non solo gli alimentari di prima necessità come pane, pasta e latte, ma anche gli affitti, l’Rc auto e, tra gli altri, le tariffe aeree nazionali, le maggior impennate riguardano – oltre benzina e gasolio (+24,5% e +31,9%) – anche i voli domestici con tariffe rincarate del 25,4%. Sotto la media invece gli alberghi che, per la prima volta nell’ultimo decennio, mostrano una contrazione dei prezzi: -0,8% contro il +1,6% del 2007 ed il 2,5% dell’anno prima. E i «servizi di deposito incasso e pagamentò (-0,8). Sostanzialmente fermi invece lo zucchero (+0,5%) ed i medicinali a prezzo libero (+0,7%).