Equitalia, da oggi in arrivo 300mila “cartelle amiche”

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2016 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Equitalia, da oggi in arrivo 300mila "cartelle amiche"

Equitalia, da oggi in arrivo 300mila “cartelle amiche”

ROMA – Equitalia lancia le “cartelle amiche”. A partire da oggi, primo luglio, la società di riscossione invierà 300mila cartelle esattoriali con, al loro interno, già presente l’istanza per la rateazione che il contribuente potrà ottenere semplicemente firmando le richiesta e presentandola allo sportello o inviandola via raccomandata a./r. o via pec (posta elettronica certificata). L’istanza però sarà valida solo per i debiti inferiori ai 50mila euro e superiori ai 600 euro.

La cartelle amiche sono state già sperimentate a febbraio a Varese, Lecce e Firenze. La proposta di rateazione, scrive il sito La Legge per Tutti, andrà da un minimo di 12 a un massimo di 72 rate (6 anni). Per esempio un debito di 3.600 euro potrà essere pagato in 6 anni con una rata mensile di 50 euro, oppure si potrà scegliere barrando un’altra casella un piano a 12 rate di circa 300 euro ciascuna.

Quindi senza dover ricorrere all’aiuto del commercialista o del consulente fiscale il contribuente potrà, in modo semplice e chiaro, scegliere personalmente come e in quante rate pagare il proprio debito.

Ma questa non è l’unica novità. Sempre a partire da oggi parte lo switch off dei tre agenti della società pubblica partecipata da Entrate e Inps, (Equitalia Nord, Centro e Sud) e prende il via Equitalia Servizi di riscossione spa. Una riforma voluta dall’amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini e approvata dal Cda ad ottobre 2015. Si passa così da tre società ad un unico soggetto che opererà su tutto il territorio nazionale, ad esclusione della Sicilia dove opera la società della Regione.

La riforma della riscossione non toccherà gli sportelli, né la loro dislocazione ma – sottolinea Equitalia – vengono ridotte del 30% le unità organizzative non solo in una fisiologica azione di fusione tra le società ma anche per una migliore razionalizzazione delle professionalità e delle risorse.