Equitalia: l’aggio resta fermo all’8%, ma la legge dice il 4%

di Warsamé Dini Casali
Pubblicato il 14 Novembre 2013 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Equitalia: l'aggio resta fermo all'8%, ma la legge dice il 4%

Equitalia: l’aggio resta fermo all’8%, ma la legge dice il 4%

ROMA – Equitalia: l’aggio resta fermo all’8%, ma la legge dice il 4%. Lo Stato dei conti di Equitalia, ha stabilito il Governo, impedisce di considerare la possibilità di emanare i decreti sul taglio dell’aggio. Significa che l’aggio, la percentuale cioè sui tributi riscossi per conto dello stato, dei comuni e delle province, che gli esattori comunali e i ricevitori provinciali delle imposte sono autorizzati a trattenere a compenso del loro servizio, resta fermo all’8%. E’ sceso, come indicava la legge, ma solo di un punto dal 9%: ma non scenderà di altri 4 punti come sarebbe stato possibile in base alla legge 135/2012 e ai relativi decreti che imponevano a Equitalia la riduzione dei costi di funzionamento come previsto dalla spending review.

I conti di Equitalia non permettono di perdere altri 200 milioni ha affermato il sottosegretario alle Finanze Alberto Giorgetti durante il question time alla Camera. Ogni punto di riduzione costa infatti 50 milioni. Il taglio dell’aggio, di conseguenza, è rinviato sine die. Perché, senza quelle risorse, diventerebbe impossibile organizzare una razionalizzazione in vista della riduzione di spesa e “assicurare in maniera adeguata il presidio della funzione di deterrenza”.