Esodati, l’Inps ne calcola altri 8.900 da salvaguardare. Valzer delle cifre…

Pubblicato il 17 Ottobre 2012 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA
Esodati, l’Inps ne calcola altri 8.900 che si aggiungono ai 1.300 della Fornero (Foto LaPresse)

ROMA – Sugli esodati l’Inps dà nuove cifre: dice che ce ne sono altri 8.900 che nel prossimo biennio maturano il diritto ad essere salvaguardati secondo le attuali norme del Salva Italia, per i quali quindi servono risorse per 440,8 milioni. Sono questi i dati Inps forniti dal ministro Elsa Fornero alla commissione Lavoro della Camera, secondo quanto ha riferito il presidente Silvano Moffa.

I dati sono stati forniti dal ministro Elsa Fornero alla commissione Lavoro alla Camera e illustrati da Silvano Moffa, secondo cui la cifra di 8.900 è al netto della platea degli accordi territoriali e individuali. Si tratta quindi di persone la cui situazione si inquadra nelle condizioni poste dal Salva-Italia per garantirne la tutela, e quindi maturano un diritto soggettivo. Per questo i 440,8 milioni per il 2013-2014 vanno obbligatoriamente trovati.     Questi ulteriori 8.900 lavoratori da salvaguardare rispetto all’inasprimento delle regole previste dalla riforma Fornero della previdenza si aggiungono ai 120.000 per i quali la salvaguardia era già stata prevista. Nei giorni scorsi il ministro Fornero aveva parlato di 130.000 salvaguardati complessivi.

Sugli esodati infatti è stata ed è ancora valzer di cifre: in primis la Fornero parlò di 55 mila esodati da salvaguardare; i sindacati le replicarono parlando invece di 350mila. L’Inps sembrò dare ragione ai sindacati individuando circa 300mila esodati. I sindacati quindi rifecero i propri calcoli e arrivarono a parlare di 600mila esodati. Elsa Fornero ultimamente li ha “riportati” a 120mila. Aggiungendo questi 8.900 individuati dall’Inps si arriva a circa 130mila, ovvero tre volte quelli calcolati in origine dalla Fornero e un quarto dei calcoli dei sindacati.

Ad ogni modo “Al momento non ci sono le coperture – ha osservato Moffa – dato che il Fondo individuato nella legge di stabilità ammonta a 100 milioni”. A giudizio del presidente della commissione Lavoro, comunque, ”il problema del Fondo non è solo la sua quantificazione, bensi anche la sua qualificazione; infatti esso può essere via via rimpinguato, mentre serve una norma specifica che dica a quali famiglie di esodati destinare tali risorse”.