Fed chiude i rubinetti: Milano chiude a -3%, spread a 288. Crollo di Wall Street

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Giugno 2013 - 17:50| Aggiornato il 21 Giugno 2013 OLTRE 6 MESI FA

Cedono le banche, Borsa in caloMILANO – Parola d’ordine, vendere. Sembra che sia stato questo lo spirito che ha segnato i mercati finanziari di giovedì 20 giugno: perdite generalizzate su tutti mercati, con le borse a picco dall’Asia agli Usa passando per l’Europa. Milano non fa eccezione: l’indice Ftse Mib chiude la giornata con una perdita del 3%, con una forte corrente di vendite sulle banche: dopo Bpm e Rcs è stata posta in asta di liquidità anche Unicredit, mentre Fiat perde oltre il 4%. E’ l’effetto Fed, che non manca di travolgere anche Wall Street, col Dow Jones in perdita di oltre 300 punti, dopo settimane di record crolla sotto la soglia dei 15.000 punti. Mai così male nel 2013. Giornata nera anche per Nasdaq (-2,28% a 3.364,63 punti) ed S&P500 (-2,50% a 1.588,19 punti). Spazzati via guadagni maggio e giugno.

La conferma che la Federal Reserve si appresta a ridimensionare la liquidità immessa sui mercati infiamma gli spread: il premio di rendimento dei Btp decennali sui bund tedeschi chiude a 288 punti base. Mercoledì Ben Bernanke aveva detto che l’economia americana sta migliorando. Motivo per cui, se il tasso di disoccupazione dovesse calare al 6,5% nel 2014 si potrebbero anche ridurre gli acquisti di Bond già alla fine di quest’anno, per interromperli definitivamente a metà 2014. Il che vuol dire chiusura dei rubinetti di denaro a  basso costo per il mercato.

Giovedì nero anche per le Borse europee: l’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 2,97%, che equivale a 230 miliardi di capitalizzazione bruciati in una seduta. Piazza Affari, con un calo del 2,95% dell’indice Ftse All share, ha ‘perso’ da sola oltre 11 miliardi. E domani potrebbe andare peggio, come spiega il Sole 24 Ore:

Venerdì 21 giugno è il solstizio d’estate. Si cambia stagione. Ed è una giornata interessante anche sui mercati finanziari perché cade il cosiddetto “venerdì delle tre streghe”. Di cosa si tratta? È il giorno in cui vanno a scadenza molti contratti derivati: ci riferiamo a future, opzioni e compagnia bella. Milioni di controparti nascoste dietro computer decidono che posizione prendere sulla propria precedente scommessa per prossimi uno/tre mesi (sono queste le durate standard di questi contratti).