Fiat-Fca, semestre da record: utili +69%, ricavi in aumento, target in rialzo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2015 - 20:09 OLTRE 6 MESI FA
Fiat-Fca, semestre da record: utili +69%, ricavi in aumento, target in rialzo

(Foto d’archivio)

TORINO – Un semestre da record per Fca (Fiat Chrysler Automobiles): la casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne ha registrato nei primi sei mesi del 2015 un utile netto in aumento del 69 per cento, ricavi del 25 per cento e target 2015 rivisti al rialzo.

Giovedì 30 luglio il board Fca, riunito a Londra sotto la presidenza di John Elkann, ha approvato i conti record del secondo trimestre, il titolo della casa automobilistica italo-americana è volato in Borsa (+5,7 per cento) e Standard & Poor’s ha rivisto al rialzo l’outlook, da ‘stabile’ a ‘positivo’, confermando il rating ‘BB-‘. Con la possibilità che il giudizio sul gruppo, qualora vengono rimosso le restrizioni contrattuali che limitano il flusso di cash fra Fca e Fca Us, “possa essere alzato nei prossimi 12 mesi di un gradino a ‘BB'”.

“Non ho nessuna cattiva notizia da annunciare”, ha detto agli analisti finanziari l’amministratore delegato Marchionne, che parla di “risultati soddisfacenti”. E, dopo aver confermato che il piano di rilancio dell’Alfa Romeo e che la quotazione in Borsa della Ferrari sarà “nel quarto trimestre 2015”, ha smentito le indiscrezioni dei giorni scorsi sulla cessione della Magneti Marelli. “Non esiste alcun piano immediato per venderla. Sta facendo un lavoro fenomenale e quindi lavoriamo per svilupparla”.

I conti, dunque, tutti positivi. Fca ha chiuso il secondo trimestre 2015 con un utile netto pari a 333 milioni di euro, con un aumento del 69 per cneot rispetto ai 197 milioni di euro del secondo trimestre 2014. Ricavi a 29,2 miliardi di euro, in aumento del 25 per cento, in crescita di 5,9 miliardi di euro rispetto ai 23,3 miliardi di euro dell’analogo periodo del 2014.

L’indebitamento industriale, al 30 giugno, è diminuito di 0,6 miliardi di euro rispetto al primo trimestre. La liquidità resta a 25,4 miliardi di euro.

Ecco quindi migliorare, e pure sensibilmente, i target dell’anno in corso: ricavi a oltre 110 miliardi di euro, rispetto ai circa 108 previsti prima; ebit adjusted pari o superiore a 4,5 miliardi di euro, da un intervallo compreso tra 4,1 e 4,5 miliardi di euro; utile netto adjusted compreso tra 1 e 1,2 miliardi di euro, con un utile base per azione adjusted in un intervallo compreso tra 0,67 e 0,77 euro. Le consegne di vetture a livello globale, sempre secondo i targhe previsti, sono circa 4,8 milioni.

Unica nota dolente è la “marcata debolezza” del mercato dell’America Latina, dove le vendite sono diminuite del 32 per cento. Ma Marchionne rassicura gli analisti: “Abbiamo identificato le aree dove intervenire per tornare al profitto” in quest’area.

Un altro punto debole sono i richiami di auto, che negli Stati Uniti hanno riguardato dal 2009 a oggi circa 11 milioni di vetture e per i quali nei giorni scorsi Fca ha raggiunto un accordo con Nhtsa (l’ente americano che si occupa di sicurezza nel mondo delle auto) da circa 105 milioni di dollari. “Dobbiamo adeguarci al 100% – sottolinea Marchionne – su questo faremo meglio”.