Fiat, salta accordo coi sindacati: trattativa rinviata di una settimana

Pubblicato il 1 Marzo 2013 - 13:20| Aggiornato il 18 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – L’accordo tra Fiat e i sindacati non c’è. La trattativa prevista per la mattina del 1° marzo è stata rinviata alla settimana seguente. La decisione è stata presa nella riunione in ristretta iniziata poco fa all’Unione Industriale. Dopo la riunione del 28 febbraio sono stati decisi un aumento di 40 euro lordi al mese per contratto e un premio di produzione di 120 euro al mese, ma non è stata trovata un’intesa sulla data da cui far partire gli aumenti.

Un portavoce della Fiat ha spiegato: “Nonostante i progressi nel lavoro svolto le parti prendono atto che ci sono ancora punti di divergenza che rendono necessaria una pausa di riflessione”. Sia per l’aumento contrattuale di 40 euro sia per il premio aziendale di 120 non è stata trovato un accordo sulla data a partire dalla quale saranno erogati: i sindacati vorrebbero che gli aumenti partissero da gennaio, la Fiat da marzo l’aumento contrattuale e da aprile il premio.

Intanto i 19 lavoratori della Fiom, assunti in Fabbrica Italia  a Pomigliano d’Arco lo scorso 28 novembre, hanno ritirato la mattina del 1° marzo la documentazione relativa al loro trasferimento ufficiale in Fiat group automobiles, dove da oggi tornano insieme con gli altri 2142 lavoratori della newco per effetto del trasferimento di ramo d’azienda. A poco più di tre mesi dalla firma al contratto con la newco, le tute blu di Landini torneranno in cassa integrazione per effetto dello stesso accordo di trasferimento di ramo d’azienda.

Secondo quanto sottoscritto lo scorso 7 febbraio dal Lingotto e dai sindacati (ad eccezione della Fiom), i 19 lavoratori non hanno acquisito i sei mesi di lavoro continuato che avrebbe permesso loro di stare sulle catene di montaggio per la produzione della nuova Panda.

Nell’accordo, infatti, l’azienda individua tre aree di lavoro, in due delle quali sarà effettuata la rotazione di circa 2300 lavoratori, mentre la prima, l’area A, e’ destinata a 2142 lavoratori (dei 2161 provenienti da Fip) che produrranno la Panda, ed è riservata ai soli dipendenti che hanno effettuato gli ultimi sei mesi di lavoro negli stessi reparti. Oggi lo stabilimento resta chiuso per una giornata di cassa integrazione per una riorganizzazione del sistema informatico.