Fincantieri, maxi commessa da 2,1 miliardi. Con l’indotto, 8 mld per l’Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Maggio 2014 - 23:15 OLTRE 6 MESI FA
Fincantieri, maxi commessa da 2,1 miliardi. Con l'indotto, 8 mld per l'Italia

Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri (Foto Lapresse)

ROMA – Maxi commessa da oltre due miliardi per Fincantieri. Il gruppo cantieristico ha firmato un accordo con Msc Crociere per la costruzione di due nuove navi da crociera, le più grandi che Fincantieri abbia mai costruito, più un’ulteriore unità in opzione. Una commessa che produrrà per il sistema Paese, anche attraverso l’indotto, circa 8 miliardi, mezzo punto del Pil. E che il premier Matteo Renzi ‘benedice’ come un altro segnale del fatto che “davvero l’Italia riparte”.

Il contratto tra Fincantieri e Msc Crociere prevede la realizzazione, presso il cantiere di Monfalcone, di 2 nuove navi e una terza in opzione con un investimento complessivo di 2,1 miliardi di euro (700 milioni per ogni nave, con il sostegno assicurativo di Sace).

Considerando anche i 200 milioni per l’allungamento di 4 navi che Fincantieri sta portando avanti per Msc nello stabilimento di Palermo, si arriva ad un totale di 2,3 miliardi.

Le nuove navi ‘Seaside’, con caratteristiche all’avanguardia uniche nel panorama della cantieristica mondiale, verranno consegnate all’armatore Gianluigi Aponte in due momenti: la prima nel novembre 2017 e la seconda nel maggio 2018.

L’accordo è stato presentato prima alla stampa e poi suggellato a Palazzo Chigi, dove il premier Matteo Renzi ha apposto la sua sigla (con una penna ‘scaramantica’ con dentro un cornetto rosso) accanto a quelle dell’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e dell’executive chairman di Msc Crociere Pierfrancesco Vago.

L’investimento avrà un impatto rilevante sul sistema Paese, ha spiegato Bono: uno studio del Censis dimostra che ogni investimento nella cantieristica moltiplica per 3,4 gli investimenti complessivi, quindi la maxi-commessa produrrà “per il sistema Paese”, anche attraverso l’indotto, “circa 8 miliardi: mezzo punto del Pil”.

Da parte sua, il gruppo Msc Crociere, che sta portando avanti un piano industriale da 5 miliardi, con questa commessa “ribadisce la centralità dell’Italia nelle sue strategie di sviluppo”, ha detto Vago.

Per la presidente del Friuli Venezia Giulia (Fincantieri ha la propria sede a Trieste), Debora Serracchiani, l’accordo è “di estrema importanza per tutto il Friuli” per le ricadute positive sul piano dell’occupazione.

Sul fronte della privatizzazione, intanto, Fincantieri attende l’ok della Consob e ribadisce l’obiettivo della quotazione prima dell’estate. “Il target resta quello. Noi lavoriamo perché al più presto possibile ci sia la possibilità di andare sul mercato”, ha detto Bono, che invece ha chiuso sull’ipotesi di un polo nazionale dei trasporti insieme agli asset di Finmeccanica.