Fisco: ecco il redditometro. Quadri, asili e cavalli nel mirino dal 2009

Pubblicato il 25 Ottobre 2011 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dalla barca al cavallo, dal pezzo di antiquariato all’iscrizione al circolo sportivo. Ma anche asili, spese per colf, o pay tv. Sono circa cento le voci del nuovo redditometro presentato nella giornata di martedì dall’Agenzia delle Entrate. ”Con una procedura semplicissima – ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera – i contribuenti potranno verificare la coerenza tra il livello di spesa il reddito dichiarato”. Il redditometro partirà in via sperimentale.

Arriva dunque un nuovo strumento di lotta all’evasione fiscale che metterà insieme una serie di parametri per verificare se il reddito dichiarato, o che il contribuente si appresta a dichiarare, sia coerente con il tenore di vita. La funzione matematica studiata prende a riferimento cinque aree geografiche (nordest, nordovest, centro, sud, isole), undici tipi di nuclei familiari e cento voci di spesa divise in sette categorie. Si tratta, come spiega la stessa Agenzia, di ”cento voci rappresentative di tutti gli aspetti della vita quotidiana”.

C’è il divano ma anche il cellulare, la casa di abitazione e il caravan, l’iscrizione alla palestra ma anche all’università, per arrivare alle spese per veterinario. La capacità di spesa del contribuente è scandagliata a 360 gradi, dai gioielli fino alle donazioni in denaro a favore di Onlus. ”E’ innanzitutto uno strumento di compliance – sottolinea Befera – a disposizione dei contribuenti che potranno così capire la coerenza tra le loro spese e il reddito che hanno dichiarato”.

Con il redditometro ”avremo la possibilità di non scocciare – ha aggiunto Luigi Magistro, direttore centrale accertamento delle Entrate – chi non merita di essere scocciato e non impiegheremo risorse inutilmente, quando c’è una grande massa imponibile da far emergere”. Il software verrà sperimentato, con la collaborazione delle categorie, per un paio di mesi. L’obiettivo è che da gennaio i cittadini possano controllare la coerenza tra spese e reddito dichiarato, e soprattutto reddito che intendono dichiarare. Il primo anno di riferimento per il redditometro è quello delle dichiarazioni 2010, riferiti ai redditi 2009.