Flop superbollo auto di Monti: sportive in fuga all’estero, mercato in crisi

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 16:57| Aggiornato il 5 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il superbollo sulle auto di cilindrata superiore ai 250 cv, voluto dal governo Monti, rischia di essere un flop da 100 milioni. Il governo dei professori aveva previsto un introito di 170 milioni ma lo Stato ne incasserà al massimo una sessantina. Conseguenza della fuga dei clienti di alto livello, almeno secondo i calcoli dell‘Unrae, Unione rappresentanti dei veicoli esteri. L’effetto della tassa sulle auto di grossa cilindrata è stato quello di colpire indiscriminatamente anche vetture non di grande valore, con contestuale crisi del mercato delle sportive e la conseguente perdita dell’Iva e dell’Ipt.

Un fenomeno che i concessionari quantificano con dati che fanno impressione. La Porsche ha calcolato una fuga di auto di almeno mille esemplari al giorno, un crollo delle vendite in Italia vicino al 45% e una fortissima svalutazione dei modelli.

Ma lo stesso vale per gli altri marchi di prestigio come Ferrari, Maserati, Lamborghini, ecc. Secondo i dati di Federauto la Maserati ha perso il 77% di vendite a marzo, la Ferrari il 38%. Ma il vero flop non è tanto nel mancato introito nelle casse dell’erario, quanto nella crisi di un settore che dà lavoro a migliaia di persone. Osserva il Fatto Quotidiano:

Un’auto potente, frutto dell’acquisto in libero arbitrio di un cittadino che fa i suoi conti di bilancio, infatti, consuma più benzina e più gomme, ha bisogno di manutenzione frequente, necessita di pezzi di ricambio costosi e di officine specializzate. E il suo proprietario paga anche polizze assicurative più alte. Insomma, il settore dei bolidi muove un indotto non indifferente. Chi ama questo tipo di auto, inoltre, oltre a esborso alto al momento dell’acquisto e manutenzione costosa, deve fare i conti non tanto con il redditometro (che ha già messo in preventivo), bensì con la percezione – sempre più diffusa nell’era dei tecnici – di essere visto come un evasore fiscale a causa dell’assioma “auto di lusso uguale tasse non pagate”.

Inoltre non sono solo le auto dei ricchi ad aver scontato la supertassa voluta da Monti perché con le tecnologie attuali, tirare fuori cavalli da un piccolo motore non è difficile, col risultato che auto potenti dal costo non proibitivo pagano più tasse delle super sportive di lusso. Il Fatto Quotidiano poi, suggerisce, di copiare dai vicini francesi:

In Francia, il governo Hollande secondo il quotidiano La Tribune, avrebbe in cantiere un provvedimento per incamerare quattrini dalle auto potenti, ma non attraverso un superbollo deciso ad acquisto già effettuato, il che equivale a cambiare le regole durante il gioco, ma semplicemente tassando le auto di grossa cilindrata al momento dell’acquisto. Basterebbe copiare.