Fonsai. Maxi vertice in Mediobanca: assente Carlo Cimbri

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Si lavorera' anche questa notte per cercare di arrivare a un'intesa tra Unipol, Fonsai e Milano Assicurazioni sui concambi del progetto di aggregazione tra la compagnia bolognese e il gruppo dei Ligresti.

Nel primo pomeriggio si sono riuniti in Mediobanca i principali protagonisti del piano per la creazione della 'Grande Unipol': i vertici di Fonsai e Milano Assicurazioni (rappresentate da Emanuele Erbetta, Piergiorgio Peluso e Angelo Caso'), l'amministratore delegato di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, affiancato dal responsabile delle partecipazioni strategiche, Clemente Rebecchini, e Vittorio Ogliengo, responsabile del corporate & Investment banking di Unicredit, con Mediobanca l'altro grande creditore di Fonsai.

Assente invece Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, autore di una proposta – oggetto di trattativa – che chiede per Bologna il 66,7% del capitale del maxi-polo assicurativo che nascera' dalla fusione con Fonsai, la Milano e Premafin.

Dopo circa quattro ore la riunione si e' sciolta per una pausa, senza che ancora un accordo fosse stato raggiunto. I lavori proseguiranno anche questa notte e in mattinata nel tentativo di accorciare le distanze con Bologna e sottoporre nella serata di domani al consiglio di Fonsai, e a seguire della Milano, un accordo migliorativo rispetto a quello proposto da Unipol.

I consiglieri sono stati preallertati ma sulla possibilita' che i cda, non ancora convocati, possano tenersi regna l'incertezza. Qualche delucidazione sullo stato delle trattative arrivera' nel corso dell'assemblea di Milano Assicurazioni, in programma domani per approvare il bilancio, mentre martedi' si riunira' quella di Fonsai.

Da venerdi' scorso si susseguono incontri e riunioni tra Unipol, Fonsai, Unicredit e Mediobanca per cercare di trovare delle soluzioni tecniche in grado di accorciare le distanze che separano il gruppo di Cimbri e quello dei Ligresti sul tema dei concambi, cioe' dei pesi che i rispettivi azionisti avranno in quello che vorrebbe diventare il secondo polo assicurativo nazionale dopo le Generali.

I cda di Fonsai e Milano Assicurazioni, cosi' come i loro amministratori indipendenti, hanno valutato positivamente il progetto con Bologna dal punto di vista industriale ma hanno dato mandato all'amministratore delegato, Emanuele Erbetta, di trattare per spuntare un concambio migliore di quello proposto da Unipol (le valutazioni degli advisor delle due compagnie contenevano il peso di Bologna tra il 55 e il 60%).

Per cercare una soluzione si sta lavorando, tra le altre cose, ad elevare da 225 a 368 milioni, cioe' all'intero indebitamento di Premafin, il prestito convertendo destinato alle banche creditrici e, in parte, a Unipol. Una soluzione migliorativa per gli azionisti di Unipol, Fonsai e della Milano, che non dovranno farsi carico del debito di Premafin ma che deve fare i conti con la disponibilita' di tutte e sette le banche creditrici di Premafin, alcune delle quali piuttosto fredde sul piano per Premafin, ad accettare un ulteriore sacrificio.