Fonsai. Piergiorgio Peluso (figlio Cancellieri) indagato per bancarotta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Novembre 2014 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
Fonsai, Piergiorgio Peluso (figlio Cancellieri) indagato per bancarotta

Fonsai, Piergiorgio Peluso (figlio Cancellieri) indagato per bancarotta

MILANO- Piergiorgio Peluso, figlio dell’ex ministro Annamaria Cancellieri, è indagato dalla procura di Milano per concorso in bancarotta in relazione al fallimento di Imco, una delle holding dei Ligresti, ai tempi soci di Fonsai.

Peluso, all’epoca dei fatti contestati a capo di Unicredit Corporate Banking, ha ricevuto un invito a comparire firmato dal pm Luigi Orsi e sarà ascoltato dal magistrato il prossimo i il 14 novembre.

L’ipotesi di concorso in bancarotta contestata al figlio dell’ex ministro Cancellieri riguarda il capitolo relativo alla cosidetta area Cerba che rientra nel filone di indagine sul fallimento di Imco e Sinergia, uno di quelli in via di chiusura  e per il quale una serie di ex amministratori delle due società lo scorso luglio furono interdetti dall’esercizio delle cariche societarie per due mesi dal gip Roberto Arnaldi.

La vicenda, come ricostruisce la Procura, ha al centro l’operazione di ristrutturazione di Sinergia, la controllante,  che sarebbe avvenuta, come si legge in alcuni atti dei indagine, tramite un trasferimento dei 108,5 milioni di euro di debito bancario sulle “spalle, non robuste, della controllata Imco”, nell’interesse degli istituti di credito, in primo luogo Unicredit, e poi GE Capital.

Secondo l’accusa sarebbe stato dissipato “il patrimonio di Imco con una operazione – preparata nei mesi antecedenti e perfezionata il 5 agosto 2010 – (…) all’esito della quale Imco assumeva il rilevante debito già in capo alla controllante Sinergia, si indebitava verso i medesimi creditori già della controllante, concedeva garanzie sui propri beni e specialmente l’area c.d. Cerba, giustificava il versamento alla controllante con l’acquisto di un cespite (Tenuta Cesarina) privo di valore commerciale”.

Il coinvolgimento di Peluso, per gli inquirenti e gli investigatori, emerge da alcune e-mail che l’ex capo di Unicredit Corporate Banking ha scambiato con Salvatore Rubino ex presidente del consiglio di amministrazione di Imco ed ex Direttore Generale di Sinergia spa anche lui tra gli indagati e nelle quali si parlava dell’operazione finita nel mirino della magistratura.