Franco Tosi, Fiom vince referendum: no all’accordo e azienda chiude

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2015 - 20:41| Aggiornato il 28 Aprile 2015 OLTRE 6 MESI FA
Franco Tosi, Fiom vince al referendum: no dei lavoratori all'accordo con la Presezzi

Dal sito della Franco Tosi

LEGNANO – I lavoratori della Franco Tosi hanno detto no all’accordo con la Bruno Pesezzi di Burago Molgora, che aveva presentato un piano di risanamento per l’azienda simbolo di Legnano, dove quarant’anni fa erano 6.500 gli operai che producevano grandi caldaie e turbine. Oggi i 346 rimasti hanno detto no (122 contrari, 97 favorevoli e 127 astenuti) alla proposta di applicare il contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act per le assunzioni degli ex dipendenti.

Proposta che aveva ricevuto il sì di Cisl e Uil ma alla quale si era opposta la Fiom, che aveva abbandonato il tavolo delle trattative. L’intesa prevedeva che sarebbero state assunte 170 persone subito e 40 entro due anni. Altri 30 sarebbero in parte rimasti a lavorare per il commissario che guidava l’amministrazione straordinaria della Franco Tosi e in parte sarebbero andati negli stabilimenti della Presezzi. In 71 sarebbero stati prepensionati e in 35 sarebbero rimasti senza lavoro.

La controparte ha già fatto sapere che così la Franco Tosi chiude e che le lettere di “messa in mobilità” sono già partite. Ha detto Alberto Presezzi, della Bruno Presezzi spa: “Non so cosa dire, è incredibile. Avevamo un progetto serio. Ci dispiace tantissimo, per noi la cosa è chiusa. Non hanno recepito che l’alternativa alla nostra proposta era il fallimento”. Ma non è improbabile che alla fine si ripeta quello che era successo nel 2014 alla SeA di Malpensa, dove un accordo respinto ma con una grossa astensione è stato poi rivotato e approvato dai lavoratori in un secondo referendum.