G20, ecco il piano di Seul in 5 punti per uscire dalla crisi

Pubblicato il 12 Novembre 2010 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA

Un piano di ”Azione di Seul” per sostenere gli obiettivi di una crescita ”forte, sostenuta ed equilibrata”. E’ quanto lanciato dal summit sudcoreano che ha messo a punto ”cinque aree di intervento”: dalle politiche monetarie a quelle commerciali e di sviluppo, dal risanamento dei bilanci alle riforme finanziarie e strutturali. ”Abbiamo costruito tale Piano con unità di intenti per assicurare un forte impegno a cooperare, produrre un piano orientato all’azione con gli impegni politici di ciascun paese e raggiungere i nostri tre obiettivi di crescita forte, sostenibile ed equilibrita”, si legge nella dichiarazione finale del summit. In particolare i grandi si impegnano in ”cinque aree”

Politiche monetarie e tasso di cambio: si ribadisce l’impegno ad ”assicurare la stabilità dei pressi e contribuire così alla ripresa” e ci ”muoveremo verso tassi è più basati sul mercato e che derivino dagli andamenti economici ” scrivono ribadendo l’impegno ad ”astenersi dalle svalutazioni competitive”. ”Daremo nuova linfa ai nostri sforzi volti a promuovere un sistema monetario internazionale stabile e ben funzionante e facciamo appello – si legge nel documento – al Fmi perchè approfondisca il suo lavoro in tale aree.

Politiche commerciali di sviluppo: si ribadisce l’impegno per il libero scambio e dei flussi di investimento. ”Ci asterremo dall’introdurre azioni commerciali protezionistiche di qualsiasi genere” alle quali ”ci opporremo”, prosegue il documento che rilancia anche la necessità di una ripresa e rapida concluse dei negoziati di Doha.

Risanamento di bilancio: Il G20 impegna le economie avanzate a ”redigere e attuare piani a medio termine di risanamento dei bilanci chiari, credibili, ambiziosi, che aiutino la crescita, in linea con gli impegni di Toronto e differenziati a seconda delle condizioni di ciascun paese: siamo consapevoli – ribadisce il G20 – dei rischi rischi che lo sforzo contemporaneo di risanamento pone alla ripresa globale e del rischio che il fallimento nell’attuazione del risanamento, laddove immediatamente necessario, possa indebolire la fiducia e la crescita”.

Riforme finanziarie e strutturali: impegno ad ”agire a livello nazionale ed internazionale per innalzare gli standard e garantire che le nostre autorità nazionali attuino gli standard globali definiti fino ad oggi, in modo coerente. ”Attueremo i nuovi standard di capitale e liquidità per le banche e affronteremo problemi dei soggetti finanziari troppo grandi per fallire”. Il G20 rilancia la necessità di riforma per sostenere la domanda mondiale. Nel documento si citano, in particolare, il mercato dei prodotti, le riforme del mercato del lavoro, quella fiscale, la crescita verde, riforme per ridurre la dipendenza dalla domanda esterna, quelle per rafforzare le reti si sicurezza e investimenti in infrastrutture per ”far fronte alle strozzature”

Squilibri commerciali e delle partite correnti: promuovere politiche per ridurre quelli eccessivi. Si dà mandato ad un Gruppo di lavoro di definire le linee guida da sottoporre ai ministri Finanziari. Fissando la prima verifica del percorso a ‘metà 2011’, sotto la presidenza francese.