Germania: GM non vende più, Opel in sciopero

Pubblicato il 5 Novembre 2009 - 19:46 OLTRE 6 MESI FA

Scioperi e manifestazioni in Germania, dopo la decisione di General Motors di non vendere più Opel alla cordata austro-canadese-russa di Magna. Migliaia di posti di lavoro adesso sono a rischio.

Gli operai sono in agitazione, le proteste si sono svolte nei 4 stabilimenti tedeschi della casa automobilistica, a cominciare da Russelsheim, che è anche  sede amministrativa dell’azienda automobilistica.

I vertici di General Motors si sono resi conto che Opel rappresenta una pedina importante sullo scacchiere europeo. Ma occorre una cura dimagrante: il numero dei dipendenti, in Europa, deve diminuire di 10 mila unità. La metà di questi dipendenti lavora negli stabilimenti tedeschi.

Altrove, come in Gran Bretagna e Spagna, la reazione dei lavoratori è stata contraria a quella dei tedeschi, con la speranza di salvare qualche unità produttiva che il progetto Magna intendeva sacrificare. I vertici di General Motors hanno detto che se i lavoratori non accetteranno i tagli, si profila il rischio fallimento.