Grecia, Fmi: Paghino o no finanziamenti. Uscita dall’euro una possibilità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Maggio 2015 - 20:16 OLTRE 6 MESI FA
Grecia, Fmi: Paghino o no finanziamenti. Uscita dall'euro una possibilità

Yanis Varoufakis (Ansa)

DRESDA (GERMANIA) – Che la Grecia esca dall’Eurozona “è una possibilità”. A dirlo a Dresda è  Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario internazionale, nella città tedesca per la riunione dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali del G7.

Lagarde è stata intervistata da “Frankfurter Allgemeine” ed ha spiegato che questo scenario “non sarebbe cosa da poco” ma probabilmente non significherebbe automaticamente “la fine dell’euro”. “Abbiamo regole, abbiamo principi. Non ci può essere una verifica approssimativa del programma”. Christine Lagarde ha sottolineato che i crediti ad Atene si possono elargire soltanto in presenza di un accordo limpido sulle riforme. 

Il governo greco intanto, dopo aver detto di essere ad un passo dall’accordo, ha chiesto “la ristrutturazione del debito“. Oggi (giovedì 28 maggio) il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis  ha parlato in Parlamento ad Atene, spiegando che la pressione dei creditori sulla revisione dell’Iva è “asfissiante”.

Dopo queste dichiarazioni che facevano pensare ad un rallentamento della trattativa ha parlato anche il portavoce del governo greco Gabriel Sakellaridis dicendo che Atene vuole un accodo entro domenica per così poter ricevere gli aiuti di cui ha bisogno. A Sakellaridis hanno però risposto fonti Ue spiegando che non ci sono possibilità di raggiungere un accordo entro domenica perché i progressi sono troppo lenti.

La Grecia, secondo il portavoce “sta facendo del suo meglio per evitare un default e che una intesa sarà raggiunta molto presto. Tutti, anche i creditori, vogliono evitare un default del Paese”. A confermare quest’ipotesi anche il commissario per gli Affari Economici, Pierre Moscovici: “Sono stati fatti tre quarti del cammino” per un accordo sulla Grecia, anche se “resta ancora molto lavoro da fare”.

Il tutto mentre il portavoce del Fondo Monetario Internazionale William Murray spiega come sia “necessario che sulla Grecia si raggiunga un accordo il prima possibile”. Per Murray “l’uscita di Atene dall’Eurozona non è sul tavolo perché il prezzo da pagare sarebbe altissimo”.”Per come stanno le cose ora – ha proseguito – ci aspettiamo che la Grecia ripagherà” le quote del prestito al Fondo monetario internazionale. Nel frattempo “i negoziati sono in corso ma c’è del lavoro da fare” prima di arrivare a un accordo che possa aiutare Atene, alle prese con una grave crisi di liquidità.

Poco prima, la Bce aveva lanciato l’allarme contagio: “In assenza di un accordo rapido” si potrebbero materializzare i rischi “di un aggiustamento al rialzo dei premi sul rischio dei paesi dell’eurozona più vulnerabili”. Per la Bce, “il lungo e incerto negoziato tra il nuovo governo greco e i suoi creditori” ha portato “estrema volatilità nella Borsa greca” che potrebbe contagiare i paesi più vulnerabili. La volatilità resterebbe però “limitata” nei confronti dei mercati più solidi dell’area euro. Gli investitori potrebbero però dover affrontare una “brusca inversione” dei rendimenti, attualmente bassi, e un peggioramento dovuto alla bassa liquidità sui mercati secondari.

Nella giornata di giovedì, intanto, le borse hanno chiuso in ribasso dopo i guadagni di mercoledì pomeriggio: Milano, ha perso lo 0,49%, proprio per il ridimensionarsi dell’ottimismo su un accordo tra la Grecia e i suoi creditori. Mercoledì invece, una fonte greca aveva diffuso la notizia che le parti erano arrivate a discutere una bozza di accordo a livello tecnico regalando un po’ di ossigeno sui mercati.