Grecia, l’ultima misura anti-crisi: cibi scaduti al supermercato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2013 - 20:27 OLTRE 6 MESI FA
Grecia, l'ultima misura anti-crisi: cibi scaduti al supermercato

Grecia, l’ultima misura anti-crisi: cibi scaduti al supermercato

ATENE – Cibi scaduti in vendita nei supermercati per un periodo limitato e a prezzi, ovviamente, più bassi. E’ l’ultimo gradino della crisi in Grecia che non accenna a retrocedere. Tra la cancelliera tedesca Angela Merkel che attacca definendo un errore aver fatto entrare Atene nell’euro e il Pil dato in calo di un altro 4,4% quest’anno, da domani nel Paese entra in vigore un nuovo provvedimento anti-crisi, con buona pace della salute dei consumatori greci, che infatti hanno già protestato.

Naturalmente, le confezioni di questi alimenti dovranno essere sistemati su scaffali appositi e gli esercenti dovranno assumersi tutte le responsabilità della vendita, pena una multa dai mille ai cinquemila euro. Divieto, invece, di vendere cibi scaduti per ristoranti e bar. Immediata la reazione dell’Associazione dei Consumatori che invece di gioire per la possibilità di fare la spesa a prezzi più bassi ha definito il provvedimento un’offesa alla dignità del popolo greco.

Per l’Associazione, la misura del ministero per lo Sviluppo economico “trasformerà il paese in “un enorme immondezzaio, dividendo i consumatori in due categorie, quelli di serie A e quelli di serie B”. Il ministero da parte sua ha accusato i media di aver diffuso “false informazioni” insistendo sul fatto che in materia di cibi scaduti “non cambia nulla”. Saranno venduti, infatti, quegli alimenti che si conservano anche oltre la data di scadenza come pasta, riso e olio.

Prodotti come latte e carne, invece, non saranno toccati dalla misura anti-austerity. Del provvedimento si parlava in Grecia già da un anno ma, forse anche a causa delle forti polemiche scatenate, non era mai entrato in vigore. E, ironia della sorte, con questa misura la Grecia è anche perfettamente in linea con le norme europee dal momento che le confezioni di cibo che hanno una data di scadenza con il giorno e il mese possono essere vendute fino ad una settimana dopo, quelle con il mese e l’anno fino a un mese dopo e quelle che hanno solo l’anno fino a tre mesi dopo.

Il tutto avviene in un momento in cui, almeno sul fronte del cibo, ‘l’orgoglio ellenico’ stavano rialzando la testa con una rivincita della cucina locale sui fast-food americani. E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia che proprio a causa della crisi il consumo di souvlaki, i tradizionali spiedini di carne, ha surclassato quello di hamburger made in Usa, costringendo alla chiusura persino l’ultimo McDonald’s ancora in attività a Salonicco.